In arrivo da domani 3 milioni di dosi Sanitari vaccinati: obbligo nel decreto

Figliuolo: "Siamo a 250mila iniezioni al giorno, ora usiamo a pieno gli hub e sarà il cambio di passo". Le misure per gli operatori no-vax discusse nel Cdm previsto all'inizio di questa settimana

In arrivo da domani 3 milioni di dosi Sanitari vaccinati: obbligo nel decreto

Nuovi hub vaccinali, medici e infermieri della croce Rossa in Calabria. La ricognizione del Commissario nazionale per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, è servita a fare il punto della situazione nel profondo Sud. E ai punti di vaccinazione di Catanzaro, Cosenza, Taurianova se ne aggiungeranno altri, a Siderno e a Corigliano-Rossano. A Lamezia, invece, gli uomini della Protezione civile hanno già allestito il palazzetto che sarà inaugurato tra due settimane spendendo ben 1.400 euro. Non abbiamo dimenticato qualche zero. È l'ammontare usato per procurarsi sedie, divisori e carrelli infermieristici, tutto quello che serve per attrezzare un hub. L'esigua somma stride se confrontata ai 400mila euro che si sarebbe speso per costruire e allestire una sola «Primula» dell'era Arcuri.

Per lanciare la campagna vaccinale di massa, infatti, non servono mirabolanti strutture griffate, ma solo spazi grandi, territorialmente strategici e serve solo pochissimo materiale aggiuntivo. E ovviamente servono i vaccini. Che ormai arriveranno in grossi quantitativi. Il generale Figliuolo snocciola i numeri aggiornati: 2,8 milioni di dosi tra il 29 marzo e il 3 aprile: Pfizer ne consegnerà un milione, 500mila Moderna, oltre un milione e 300 mila dosi AstraZeneca. «Questo è il preludio per avere ad aprile un massiccio afflusso di dosi che consenta di utilizzare appieno gli hub che stiamo andando a costruire», ha spiegato ieri Figliuolo a Messina, la prima delle due tappe siciliane del suo tour per il Paese partito dalla Calabria. «Non esiste alcuna disparità tra le regioni ha aggiunto il generale -. L'obiettivo è fare cose pratiche, migliorare insieme, cercare la concordia e ciò che unisce per migliorare. Nessuno deve dire di sentirsi defraudato, questo è stato l'inizio ottimale, adesso si deve fare di più e insieme». Poi un messaggio alla Sicilia: «Si stanno facendo 20mila vaccinazioni al giorno e siamo nel pieno del target della campagna vaccinale, è chiaro che dobbiamo raddoppiare e arrivare intorno alle 50mila dosi». Il commissario incalza le regioni a fare meglio, ma è soddisfatto per la crescita delle inoculazioni. «Oggi abbiamo sul piatto 11 milioni di dosi ha spiegato - abbiamo superato ottime percentuali, abbiamo raggiunto 245mila vaccinazioni. Quindi siamo allineati al piano». L'obiettivo però è molto più ambizioso. Si dovrà arrivare a 500mila somministrazioni al giorno per somministrare ben 46 milioni di dosi in arrivo nel secondo trimestre e raggiungere l'immunizzazione dell'80 per cento della popolazione entro la fine di settembre. Ma per far questo i centri vaccinali dovranno lievitare. Dall'inizio di marzo ne sono stati allestiti 450 in più, da 1.527 siamo passati a 1.977. E proseguiranno le ispezioni nei territori «per conoscere da vicino gli sforzi in corso nella campagna vaccinale da parte delle amministrazioni e degli operatori con l'obiettivo di acquisire buone prassi affinché vi sia rapidamente omogeneità di risultati a livello nazionale e nessuno rimanga indietro».

Ma più sono i punti di vaccinazione, più personale servirà per le somministrazioni: per questo ci sarà un grande rinforzo da medici di famiglia, pediatri e odontoiatri, specializzandi, farmacia con farmacisti «opportunamente formati». In tutto il quadro, unici esclusi saranno medici e infermieri No Vax. Nel nuovo Dpcm attualmente in discussione e che entrerà in vigore il 7 aprile dovrebbe essere previsto l'obbligo di immunizzarsi.

Il vincolo dovrebbe gravare solo sul personale a diretto contatto con i pazienti e troverebbe ragione giuridica nelle pronunce della Corte Costituzionale. Sarebbero punibili solo i casi di colpa grave, anche se potrebbe scattare per tutti l'iscrizione nel registro degli indagati.

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