Assassinata nel sottomarino Trovata la testa della reporter

Sara Mauri

Perché un sottomarino artigianale è affondato nella baia svedese di Koge? Cosa è successo alla giornalista che stava lavorando a un articolo su quel sottomarino? Perché il corpo della giornalista è stato ritrovato smembrato? Perché sul torso della giornalista sono state rinvenute delle coltellate? Sembra un romanzo di Stieg Larsson, ma non è la trama di uscita dalla mente di un qualche scrittore svedese. La Wall era salita sul sottomarino UC3 Nautilus per scrivere un articolo, il sottomarino era affondato l'11 di agosto per cause ancora da definirsi. La giornalista era scomparsa. Il sottomarino, chiamato Nautilus, era stato realizzato dall'inventore Peter Madsen. Di Kim si erano perse le tracce. La polizia danese aveva portato il sottomarino a terra per le indagini sulla morte della giornalista svedese Kim Wall. Pezzi del cadavere della trentenne erano stati ritrovati il 21 agosto, su una spiaggia vicino a Copenaghen.

La Wall era una giornalista freelance, collaborava con importanti testate e aveva un curriculum brillante: una laurea alla London School of Economics & Political Science, un soggiorno studio a Pechino, una laurea alla prestigiosa università Columbia di New York. Collaborava con testate importanti come il Guardian, il New York Times e Harper's per i quali aveva condotto varie inchieste. Il Nautilus era un piccolo sottomarino privato, lungo 17 metri e 76, con un motore diesel e uno elettrico, varato nel 2008.

Ieri la polizia danese ha dichiarato che la testa di Kim Isabel Friedrika Wall è stata trovata. L'hanno recuperata i sommozzatori. La sua testa è stata ritrovata in una borsa che conteneva anche due gambe, i vestiti e un coltello. Principale sospettato? L'inventore Peter Madsen.

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