Il vero scroccone non guarda in faccia a nessuno. Non ha colore e non ha età. Lo scrocco è uno stile di vita, quasi un teorema. Uno dei tanti del Movimento 5 Stelle, che tra strampalate regole, sconclusionati statuti e inattuabili dottrine, aggiungono anche questa abitudine comune a tanti politici. Quelli di «onestà, onestà», si scoprono oggi degli scrocconi patentati. Fanno scuola due consigliere, una comunale e una regionale, che dal basso del loro potere, hanno creduto bene di abusarne, come delle professioniste dello sbafo. La consigliera torinese pentastellata, Deborah Montalbano, usa l'auto di servizio del Comune per andare a prendere la figlia a scuola e la consigliera regionale della Campania, Marì Muscarà, paladina della bicicletta, mette a rimborso spese noleggio auto, carburante, tabellario Aci, parcheggi, pedaggi e altri trasporti.
Prima la questione degli arretrati dell'affitto, ora l'uso improprio della macchina di servizio del Comune. Pochi mesi dopo l'insediamento di Chiara Appendino, era scoppiato il primo problema per la Montalbano: gli affitti della casa popolare alle Vallette non pagati prima di diventare consigliera comunale (ma la pratica di saltare le rate è continuata anche nei primi mesi di mandato). Al centro della questione gli arretrati della pigione sistemati poi con un piano di rientro concordato con l'Atc. Montalbano è attivista storica di Grillo, rappresentante dei comitati per la casa, militante nel quartiere popolare torinese delle Vallette. Negli ultimi giorni la Montalbano era già balzata all'onore delle cronache per 250 euro di taxi rimborsati dal gruppo. Adesso viene fuori che ha usato pure l'auto di servizio del Comune per andare a prendere la figlia a scuola. L'autista, insospettito dal viaggio, ha scritto un rapporto per mettere nero su bianco quello che aveva fatto e chi lo aveva autorizzato. «Il giorno 7/11/2017 trasportavo la consigliera Montalbano in via... All'arrivo mi disse di attenderla, passati dieci minuti tornava con una bambina, facendola salire sull'auto mi chiedeva di fare ritorno a Palazzo Civico, perché aveva impegni istituzionali». E lei ci aggiunge un carico da dieci: «Vogliono cacciarmi? Mi caccino. Io non me ne vado». Non basta l'incapacità della giunta Appendino, ora anche la supponenza di chi non si fa problemi ad usare, per motivi personali, quelle auto blu che proprio loro volevano abolire.
Poi c'è la figura di palta della Muscarà, quella della petizione «Stop alla circolazione dei veicoli diesel entro il 2021». Un impegno concreto e genuino per un ambientalismo convinto a favore della bici contro qualunque mezzo a motore: «La bicicletta ci salverà». Ma restiamo allibiti davanti ai rendiconto che ogni consigliere regionale del Movimento 5 Stelle (anche i parlamentari) è tenuto a compilare con tanto di documenti e pezze d'appoggio.
La signora che sponsorizza la Napoli senza diesel e in città si muove in bicicletta, segna consistenti rimborsi mensili in chilometri: 645,77 euro a giugno e 525,19 euro a ottobre. Due i noleggi auto: uno a febbraio 2017 (439,75 euro) e uno ad aprile (454,97 euro) oltre a diversi rimborsi carburante. Davvero tanta «onestà» il M5s.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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