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Autonomi pensionati in piazza: bonus da 80 euro esteso a tutti

Domani la manifestazione del Cupla, atteso anche il ministro Poletti: "Tutelare gli assegni medio-bassi"

Autonomi pensionati in piazza: bonus da 80 euro esteso a tutti

Una rivisitazione degli 80 euro per tutti i pensionati o meglio per quelli in sofferenza che si trovano nelle fasce medio-basse. Questa è la portata principale che i pensionati del lavoro autonomo serviranno domani nel corso di una manifestazione a cui è stato invitato il ministro del Lavoro. Mentre il governo sta lavorando su tempi, modi e penalizzazioni per chi deciderà di andare in pensione prima, i pensionati del lavoro autonomo affilano le armi. E domani faranno sentire le loro ragioni e allungheranno le loro proposte al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Rappresentato dal Cupla, un popolo di circa 5 milioni di pensionati - tra agricoltori, commercianti, artigiani - mette nero su bianco le sue rivendicazioni all'indirizzo del governo e alla vigilia della manovra di autunno. La sigla non è certo nuova. Il Cupla, coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo, è sul campo dal 1997. È composto da otto sigle: Cna, Confcommercio, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confartigianato, Confesercenti, Casartigiani. Il coordinamento del Cupla, a rotazione biennale fra le otto associazioni, da aprile scorso è condotto da Cna Pensionati che ha ricevuto il testimone da 50&Più Confcommercio e, nel 2018, lo passerà a Federpensionati Coldiretti.

Nel corso della manifestazione verrà presentata una ricerca del Cer dal titolo «Fisco e inadeguatezza dell'indicizzazione allargano il disagio fra i pensionati». Tra i dati più forti quello che riguarda la perdita del potere d'acquisto. Nel periodo 2011-2016 le pensioni medio-basse hanno fatto registrare, al netto del prelievo fiscale, una perdita del potere d'acquisto compresa tra il 3 e il 4%. Una caduta del reddito reale che tradotta in valori assoluti ammonta mediamente a 70 euro mensili per le pensioni medio-basse. Una somma, infine, che equivale a quella del bonus governativo deciso dal governo Renzi a esclusione dei pensionati, autonomi e dipendenti.

Sui dettagli della proposta di una rivisitazione degli 80 euro per le pensioni medio-basse, che verrà avanzata al governo, il Cna vuole mantenere un minimo di suspense fino a domani. Ma sulla presunta disparità tra pensionati autonomi e pensionati dipendenti tiene a fare alcune precisazioni. «A noi dice Giancarlo Pallanti, coordinatore Cupla e presidente nazionale di Cna pensionati stanno a cuore tutti i pensionati. La nostra proposta non è discriminante. Dal bonus di 80 euro sono rimasti fuori tutti i pensionati. Le soluzioni che proponiamo sono a sostegno del reddito di tutti coloro che hanno lasciato il mondo del lavoro e si trovano in forte sofferenza, per affrontare e porre rimedio al disagio sociale che continua a crescere».

La ricerca del Cer focalizzerà le problematiche in particolare su pensioni troppo basse, indicizzazione inadeguata, prelievo fiscale penalizzante. Le condizioni di disagio economico e sociale fra i pensionati è la denuncia che arriva dal Cupla foraggiata dallo studio del Cer si sono fortemente aggravate negli ultimi anni e la causa principale è da attribuire a un meccanismo di indicizzazione delle pensioni inadeguato e a un eccessivo drenaggio fiscale. La speranza del Cupla è che la sua proposta degli 80 euro possa far presa sul governo alle prese con le nuove regole per chi andrà in pensione e con le ipotesi per rafforzare i redditi di chi è già pensionato. Allargare la platea dei beneficiari della quattordicesima, irrobustire l'importo dell'assegno a coloro che già lo incassano, allargare il bacino della «no tax area»: sono tante le opzioni circolate nell'ultimo periodo. Su tutte c'è l'impegno del premier a far qualcosa per le pensioni basse.

Se vi riuscirà, e come e soprattutto in che misura, dipenderà dalle risorse a disposizione.

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