Avellino, rinviate a giudizio la moglie e le figlie di Ciriaco De Mita

Le accuse sono, a vario titolo, quelle di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata

Avellino, rinviate a giudizio la moglie e le figlie di Ciriaco De Mita

Dieci persone sono state rinviate a giudizio dal tribunale di Avellino per l’inchiesta Aias (Associazione italiana per l'assistenza agli spastici), che si occupa dell'assistenza delle persone diversamente abili. Tra gli indagati anche la moglie e le due figlie del noto politico dell’ex Democrazia cristiana, Ciriaco De Mita.

Le accuse sono, a vario titolo, quelle di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata. Secondo le indagini della Procura di Avellino, vi sarebbe stato un vero e proprio "sistema" per distrarre i soldi pubblici, destinati all'assistenza delle persone diversamente abili.

Le indagini erano partite nel maggio 2007, dopo una segnalazione per "operazioni finanziarie sospette" giunta al Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma. Tutti le ipotesi di reato sono state respinte dagli indagati, che sostengono che non sarebbe avvenuta alcuna distrazione di fondi pubblici.

Tra le persone a processo: l'ex-presidente della struttura Aias di Avellino, Gerardo Bilotta, già consigliere comunale di Avellino tra il 2009 ed il 2012 con l'Udc, nonché la moglie di Ciriaco De Mita,

Annamaria Scarinzi, e le due figlie dell'ex presidente del Consiglio (rieletto nell'ultima tornata elettorale del 26 maggio a sindaco di Nusco), Simona e Floriana. Oltre a loro, rinviati a giudizio anche Luca Catallo, Antonio Nigrelli, Carmine, Massimo, Annamaria e Marco Preziuso.

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