"Azzerare l'Iva sui beni primari". Il piano del Cav per tutelare le famiglie

Dal price cap al prezzo del gas fino al taglio del 5% dei consumi, Silvio Berlusconi avanza le sue idee sulla protezione di famiglie e imprese

"Azzerare l'Iva sui beni primari". Il piano del Cav per tutelare le famiglie

Nel corso dell'intervista rilasciata a Giuseppe Brindisi a Zona Bianca, che andrà in onda questa sera, Silvio Berlusconi ha ribattuto con fermezza le posizioni di Forza Italia per quanto concerne il programma elettorale del suo partito, chiaro e senza ombre fin dall'inizio, fin da quando il Cavaliere ha lanciato la corsa degli azzurri. Sono diversi i punti fondamentali che rappresentano l'attualità stringente per risollevare il Paese, prima fra tutte la necessità di aiutare le imprese che stanno subendo il caro energia e che rischiano di chiudere, ma anche il supporto alle famiglie, che sempre più in difficoltà. Il potere d'acquisto è sempre più basso e per ridare respiro agli italiani, tra i primi provvedimenti del Cav c'è "nell'immediato azzerare l'IVA sui beni di prima necessità. Ma poi la nostra grande riforma fiscale avrà il duplice effetto di lasciare più denaro alle famiglie e di consentire ai produttori di applicare prezzi più bassi".

L'aumenti dei prezzi, anche derivante dal rincaro dei costi dell'energia, incide sul prezzo delle materie finali. "Rischia di innescarsi una spirale di recessione, disoccupazione, inflazione dagli effetti imprevedibili. Va fermata subito e mi auguro che il provvedimento adottato dal governo si dimostri sufficiente", ha spiegato Silvio Berlusconi. Anche se così non fosse, ha proseguito il leader di Forza Italia, "è un primo passo su una strada che noi invochiamo da tempo. Poi vi è l'aspetto strutturale, noi dobbiamo rimettere in moto la crescita". Ed è proprio questo l'aspetto sul quale Silvio Berlusconi ha basato il programma del suo partito, anche attraverso "lo shock fiscale che intendiamo dare all'economia con la flat tax".

Anche in attesa di capire se le misure prese dal governo possano essere sufficienti, Silvio Berlusconi per il momento ha escluso la possibilità di ricorrere allo scostamento di bilancio, anche se il suo non è un "no" categorico ma è una mossa d'attesa per verificare le condizioni alternative prima di ricorrere a questa misura in extrema ratio: "Naturalmente è meglio evitarlo. Il governo di fatto ci ha detto che non è necessario, noi ne prendiamo atto. Se saranno indispensabili nuovi interventi, però, non avremo timidezze". Una delle misure sulla quale molti partiti spingono per alleggerire il peso dei rincari sulle tasche degli italiani è il price cap europeo al tetto del gas, che per Silvio Berlusconi potrebbe avere solo valore simbolico, visto che "la crisi ha ragioni politiche e non economiche, non è affatto detto, anzi è difficile, che la Russia ceda e accetti quel prezzo". Sarebbe, comunque, un primo passo verso una politica comune sull'energia al pari della politica estera e della difesa, fondamentali "se vuole giocare la sua parte in uno scenario mondiale estremamente difficile e preoccupante".

Anche sul taglio del 5% ai consumi nelle ore di punta proposto dallEuropa, Silvio Berlusconi è apparso scettico, considerando questi come "sacrifici poco utili. I grandi consumi di energia sono quelli industriali, che non sono comprimibili se non a prezzo di effetti disastrosi sul sistema produttivo". Quindi, ha aggiunto: "Una riduzione del 5% nei consumi domestici significa poco. Mi pare maggiore il disagio agli utenti, rispetto all'utilità effettiva. Però naturalmente anche in questo tema sarebbe sbagliato se l'Europa si dividesse".

Sulle posizioni internazionali di Forza Italia rispetto agli altri partiti della coalizione, Silvio Berlusconi ha ribadito "che il nostro punto di riferimento in Europa è il Partito popolare europeo, non può certo essere Orban", perché le sue politiche "sono lontane dalle nostre, e così la sua visione dell'Europa. E le alleanze in Europa vanno fatte con i grandi Paesi amici, se vogliamo tutelare il nostro interesse nazionale".

E, intervistato al Tg5, Silvio Berlusconi si è rivolto a chi non vuole andare a votare: "A chi vorrebbe astenersi dico: 'se credete che l'Italia merita il cambiamento sarà vostro interesse dare il voto di FI e a me".

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