Banchetto di Club Med in chiesa La Curia la chiude, è bufera social

Il party per l'ad della società «sfratta» la festa di Santa Lucia

Roberto Fabbri

Sacro e profano, non è mai stato un incontro facile, e meno che mai in Sicilia. Lo conferma questo episodio avvenuto pochi giorni fa a Cefalù nel Palermitano e che ha visto protagonisti il figlio di un ex presidente francese e la Curia locale. Accade che Henri Giscard d'Estaing sia amministratore delegato della società Club Med, e che nella graziosa cittadina siciliana sia in costruzione un nuovo lussuoso villaggio. Il rampollo è ospite d'onore del cantiere, e per lui viene organizzato un banchetto. Peccato che, forse per carenza di altri locali all'altezza, l'evento venga allestito in una chiesetta consacrata. Dedicato a Santa Lucia vergine e martire, l'edificio sacro viene dunque per l'occasione trasformato in sala banchetti, con tanto di catering di lusso. Scelta, nonostante le intenzioni, poco elegante, ma poteva finire lì. E invece grazie a internet sono ben presto diventate di pubblico dominio le fotografie scattate al Club Mediterranée. La Curia diocesana ha denunciato «l'uso improprio che ha visto la chiesa dedicata alla Santa vergine e Martire (in contrada Santa Lucia) adibita ad usi profani non consoni alla santità del luogo».

E ha deciso di trasferire le celebrazioni di Santa Lucia nella altre parrocchie. «Il luogo sacro - promette la diocesi - sarà ripristinato» con tanto di richiesta formale al vescovo di impegnarsi a non adibire la chiesa ad altri usi profani».

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