
Io non sono un pacifista, e non perché sia per la guerra, semmai contro il pacifismo, che è la sua versione ideologica, spettacolarizzata e con tanti buoni sentimenti e appartenenze sospette e indignazioni selettive. Non sono sceso in piazza e non scenderò in piazza e non perché non voglia la pace, perché in quelle piazze sventolano troppe bandiere sbagliate: bandiere che parlano di cessate il fuoco, e nel frattempo rifiutano l'idea stessa di difesa europea. Avete visto piazza in difesa dell'Ucraina, che condannassero la Russia e Putin? Tra l'altro come se riarmarsi per proteggersi fosse un atto di violenza e non di sopravvivenza, di prevenzione della guerra. Provate a parlare di riarmo al Pd, al M5S, a Avs, per carità. Nell'opposizione si salva solo Carlo Calenda.
Quelli di Flotilla e quelli che scendono in piazza per Gaza sono gli stessi che dicono di volere la pace e al contempo si oppongono al riarmo europeo. Mentre sfilavano per le strade, la Russia bombardava i civili di Kiev con decine di bombe e droni, Putin continua a minacciare i confini della Nato, moltiplica le provocazioni nel Baltico, e i pacifisti che vogliono portare aiuti a Gaza (giustissimo) sono tuttavia contrari a inviare le armi agli ucraini, contrarissimi perfino quelli dell'Anpi: ma come, l'Ucraina non è il massimo esempio contemporaneo della Resistenza? In realtà i partigiani parteggiano per Putin (che sfrutta le divisioni interne europee, e anche le divisioni ideologiche), così come molti, nella Resistenza, parteggiavano per Stalin, come oggi per la Federazione Russa.
(Senza contare che su questo nostro disgraziato pianeta i conflitti armati attivi sono più di cento, e che Gaza, per numero di vittime, si colloca intorno al settimo posto, dopo Sudan, Myanmar e Ucraina, e ben oltre le trentacinque guerre interne africane, con Stati che si combattono fra loro senza che nessuno scenda in piazza o parta per mettersi nel mezzo a sventolare la sua bandiera). Io non scenderò in piazza, non perché non mi indigni, è che mi indigno due volte, una contro chi aggredisce, un'altra per il pacifista anti-occidentale, e non voglio essere confuso con chi scambia l'Occidente per il colpevole universale, la difesa per l'aggressione, la libertà per il cinismo, e la pace che vale solo quando disarma chi la difende. Io, insomma, a differenza loro, non ho nessuna bandiera da sventolare. Avevo quella americana, fino a prima di Trump, il quale però si sta sfilando dalla Nato, e quindi dovremo cavarcela da soli (forse avremmo dovuto anche pensarci prima, senza dare per scontata a vita la protezione degli Usa).
E pensare che gli estremisti di ambe le parti hanno sempre scritto sui muri Yankee go home, via la Nato, e tante belle cose comode se la Nato ti protegge. Io direi Yankee come back, perché l'America è great per quello che è sempre stata per l'Occidente dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi, combattendo prima il totalitarismo nazifascista, e poi quello comunista.