Si è rivelato un boomerang l'appello lanciato su Facebook dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, per aiutare i 644 immigrati sbarcati ieri sul porto del capoluogo pugliese.
"Ci sono donne, tanti bambini piccolissimi e uomini. Per dar loro primo soccorso stiamo raccogliendo indumenti intimi, beni di prima necessità, cibi a lunga conservazione e abbigliamento e scarpe ESTIVI. Chiunque - ha scritto il sindaco Pd Antonio Decaro che è anche presidente dell'Anci - può aiutare e donare qualcosa di utile può andare nell'androne di Palazzo di città dove c'è un punto di raccolta aperto da stamattina. Intanto la macchina istituzionale dei soccorsi e della prima accoglienza è già a lavoro da stamattina al Porto".
Una richiesta caduta nel vuoto con un susseguirsi di insulti nel confronti del primo cittadino di Bari. Uno dei meno offensivi è quello della signora Tina che scrive: "Caro Antonio non sono razzista, ma a loro non darei neanche l'abito più consumato che ho, mi dispiace, ma a noi chi ci aiuta...
loro hanno un posto per dormire, vedo uomini e donne di Bari fare i barboni dormire in stazione o sotto i portici coperti di cartoni. No a chi non è della mia città non avrà niente e comunque pensi a noi baresi ogni tanto".
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