La battaglia di Diaconale per difendere il suo parco

«Il ministero dell'Ambiente e il Parlamento devono muoversi! Con il dl di riforma della Pa si può mettere mano alle modifiche della legge istitutiva dei parchi naturali che rappresentano il 18% del territorio italiano e sono stati abbandonati». Arturo Diaconale (nella foto), presidente del Parco nazionale del Gran Sasso, ieri con una conferenza stampa ha denunciato la situazione di totale abbandono delle istituzioni che tutelano il patrimoni naturale e faunistico. «Sono presidente da 4 anni e il consiglio direttivo è scaduto dal 2007. Nel frattempo si sono alternati 5 ministri dell'Ambiente», ha aggiunto.

Il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, ha rincarato la dose aggiungendo che «su 23 parchi nazionali 21 hanno i consigli scaduti e ai presidenti e ai direttori generali tocca assumersi responsabilità civili e penali». Una precisazione doverosa dopo che il Corriere nei giorni scorsi ha attaccato il Parco del Gran Sasso (con il direttore generale prorogato da 10 anni) senza approfondire le criticità del settore.

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