Berlusconi lancia Marchini («È l'unico che può battere la Raggi al ballottaggio», ndr) e manda un messaggio a Renzi: se lascia perché sconfitto al referendum, siamo pronti a un governo d'emergenza per cambiare l'Italicum.
Il Cavaliere prosegue la sua campagna elettorale per tirare la volata ai candidati di centrodestra. Oggi sarà a Ostia assieme a Marchini e chiuderà la campagna di Parisi a Milano. Nel frattempo registra interviste per tv locali e nazionali. Un ruolino di marcia fitto fitto che gli fa ammettere: «Qualche volta mi prende la voglia di allontanarmi dalla politica - confessa a L'aria che tira su La7 -. Infatti sento una sana invidia verso i pensionati. Sento però un senso di responsabilità, che non riesco a eliminare. E voglio continuare a impegnarmi vedendo le cose che stanno capitando in Italia e non avendo trovato ancora nessuno che possa battersi». L'obiettivo è quello di presentarsi uniti alle elezioni e battere la sinistra. Tuttavia, ragiona il Cavaliere, «Forza Italia è disponibile a un governo di unità nazionale in caso di emergenza. Per cambiare la legge elettorale non solo Forza Italia è disponibile; ma è necessario che lo faccia».
Un'ipotesi, questa, che naturalmente ha subito provocato il veto piccato della Lega che attraverso il leader Salvini ha espresso subito il niet: «Che gli italiani votino, non ne posso più di presidenti non eletti, Monti, Letta, Renzi. Lo capisca anche Berlusconi: nessun accordo, nessun inciucio, elezioni subito, come Lega siamo pronti anche domani». Ma quello del governo delle larghe intese rimane una sorta di piano B perché il fine principale è quello di sconfiggere Renzi nelle urne: «Il centrodestra ha una sola possibilità di vincere le elezioni: farlo al primo turno superando il 40% perché al ballottaggio perderebbe sia con il Pd che con M5S».
Ecco quindi l'appello all'unità: «Tutti sanno che c'è una probabilità di vincere solo se stiamo tutti insieme, altrimenti è sconfitta sicura». Le magagne con Salvini sono minimizzate: «Salvini quando sta con me è ragionevole, c'è cordialità e non c'è alcun timore per i nostri rapporti futuri». Ecco perché: «In Italia ormai ci sono tre poli. Il centrodestra non può pensare di vincere al ballottaggio, perché se andasse al ballottaggio contro M5S gli elettori del Pd voterebbero per questi, mentre se andasse al ballottaggio con il Pd tutti gli elettori di M5S voterebbero per il Pd. L'unica possibilità di vincere è quindi di farlo al primo turno superando il 40%». Poi, sulla futura leadership del centrodestra l'ex premier torna a ripetere: «Io sono stato dichiarato incandidabile per 6 anni e non ho alcuna intenzione di propormi come candidato premier. Voglio soltanto tenere tutti insieme. Sono e sarò un federatore».
Poi, in serata, fa un appello al voto al Tg5: «Molti si sono rassegnati e non votano più pensando che il loro voto non conti. Non è vero: abbiamo perso le ultime politiche per soli due voti a sezione. Quindi il voto di tutti e importante. Sono 15 minuti spesi bene». Insomma, Renzi resta l'avversario da battere perché «bulimico di potere» e pericoloso. Anche se, ammette Berlusconi, «Renzi è bravissimo a comunicare. È il miglior comunicatore che abbiamo visto nella storia. È più bravo di me anche se io sono più bravo in un'altra cosa». Quale? «Io sono un democratico vero e ho un buon senso che mi guida in tutte le cose che faccio».
Poi
Myrta Merlino, rivela un fuorionda de L'aria che tira: Berlusconi avrebbe escluso le nozze con la compagna Francesca Pascale: «Con Francesca ci sono 50 anni di differenza, pensa davvero che alla mia età possa sposarmi?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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