RomaI «suoi vecchietti» di Cesano Boscone, come li chiama lui, il «suo Milan» ma anche tanta politica in un venerdì cominciato prima del previsto. Il Cavaliere arriva in anticipo alla Sacra Famiglia e, nel tragitto, ne approfitta per intervenire alla Telefonata di Maurizio Belpietro. L'esordio è proprio sulla sua pena: «La scadenza dei servizi sociali potrebbe essere anticipata per come ho accettato e condotto questo servizio al 15 di febbraio», dice.
Poi si butta a parlare di Fi, pronto alla riscossa. In queste ore è partita una grande campagna di adesione attraverso la pubblicazione dei regolamenti per i congressi provinciali e comunali. Qualcuno arriccia il naso sui regolamenti ma Berlusconi vede la ripresa: «Forza Italia è viva e vegeta e abbiamo iniziato un grande lavoro per andare a riprenderci i nostri elettori che non sono andati a votare anche perché io non ero in campo». La sua presenza sulla scena politica aumenterà. Giura il Cavaliere: «Se qualcuno ha pensato che io volessi ritirarmi dalla politica vuol dire che proprio non mi conosce: ho preso un impegno con milioni e milioni di elettori che mi hanno votato in tutti questi anni». L'astensione alle ultime elezioni europee non è motivata solo con la sua assenza in lista ma anche perché «c'è la crisi e la politica ha dato di sé un bruttissimo spettacolo».
E poi l'annuncio: «Se ci fossero le condizioni mi ricandiderei. E lo farò non appena avrò avuto giustizia e questa sciagurata sentenza sarà cancellata dalla Corte dei diritti dell'uomo in Europa. E sono assolutamente sicuro che verrà cancellata perché è stata una cosa incredibile: sono stato eliminato dal Senato e dalla scena politica come leader del centrodestra non con i mezzi della democrazia, che sono le elezioni, ma con altri mezzi».
Quindi riaffronta il tema caldo dei diritti alle coppie dello stesso sesso. «Nessuna svolta - giura Berlusconi - noi da sempre siamo un partito liberale e siamo sempre stati attenti ai diritti delle persone e alle libertà individuali. Crediamo nella famiglia ma tutti vanno rispettati; succede così in tutt'Europa». I mal di pancia interni? «Vedremo quale sarà l'orientamento della maggioranza del partito».
Berlusconi è al lavoro anche sulle alleanze. Confermato il «niet» nei confronti di Alfano: «I nostri elettori non vogliono alleanze con chi ha tradito il loro mandato: e ora i signori dell'Ncd stanno sostenendo un governo di sinistra, cioè il contrario del mandato che avevano ricevuto». Ma ce n'è anche per Salvini. «Lui leader? Troppo presto.
La Lega cresce perché ha fatto scelte forti come dire basta euro; ma noi siamo moderati e abbiamo una posizione più ragionata». Poi arriva la bocciatura alla legge di Stabilità: «Non mi convince: si dà con una mano e si prende con l'altra come nel caso degli 80 euro. La vera riduzione delle tasse l'abbiamo fatta soltanto noi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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