B erlusconi avverte gli alleati sul futuro dell'alleanza; picchia duro su Renzi e i 5 Stelle; boccia le primarie e annuncia una rivoluzione nel partito. Il Cavaliere, pressato affinché abbandoni la carta Bertolaso, non cede di un millimetro. Intervistato da Rtl 102.5 blinda mister Emergenze e attacca il duo Meloni-Salvini: «A Roma c'è un errore di valutazione sul candidato Bertolaso, che invece è quello che ha più possibilità per essere riconosciuto come la chiave contro il degrado della città», dice sicuro di sé. E ancora: «Bertolaso è il numero uno al mondo in fatto di emergenze». Ma arriva anche il graffio al capo della Lega e alla leader di Fratelli d'Italia: «C'è un mancato rispetto della parola data e una messa a rischio dell'alleanza di centrodestra. Manca il senso della realtà in molti politici. Credo che non ci possa essere questo capriccio di Roma perché vorrebbe dire consegnare l'Italia alla sinistra e a Renzi. Occorre perciò guardare al modello Milano, dove tutti i moderati sono insieme». A Roma, però, la situazione resta ingarbugliata: siamo al muro contro muro e Berlusconi avverte: «La posta in gioco è troppo alta - sottolinea - per far sì che il centrodestra si divida in futuro. Se accadesse sarebbe una sciagura. Ma sono tranquillo che non ci saranno conseguenze negative; sarebbe una follia: significherebbe consegnare il Paese alla sinistra».Il problema è che nessuno è disposto a fare un passo indietro. Far scegliere il candidato ai romani? Siamo fuori tempo massimo: «Ormai, per come si sono svolte in Italia le primarie, incluse quelle che hanno portato Renzi alla segreteria del Pd, sono state una farsa - va giù duro il Cavaliere - Sono suscettibili di essere manipolate e hanno portato, nella sinistra, a far venir fuori i peggiori sindaci. Per fare le primarie occorre che i cittadini siano informati sui candidati». Quindi arriva un altro graffio al Carroccio: «Fare delle primarie risibili come quelle fatte un mese fa dalla Lega a Roma, senza che i romani avessero contezza dei candidati, era sbagliato. E ora sarebbe troppo tardi. Molti politici hanno perso il senso della realtà».Poi l'ex premier si presta a un giochino: «Per chi voterei tra Giachetti e Raggi? Sono sicuro che al ballottaggio ci sarà Bertolaso e io penso che, dopo due mesi di campagna, vinca perfino al primo turno». A livello nazionale, poi, ancora peggio: «Tra Renzi e M5S? Non mi faccia scegliere tra due mali - è l'affondo di Berlusconi - E se vincesse Grillo sarebbe una catastrofe». E sul premier dice: «Con Renzi non vedo similitudini se non in una capacità di comunicare che è superiore in Renzi che in Berlusconi. Berlusconi è uomo del fare che sa anche comunicare, Renzi è un uomo del comunicare».Parla anche del partito, Berlusconi: «Sto lavorando, per presentare una Forza Italia completamente rinnovata. E rinnovo un appello a tutti gli uomini che sono nel mondo del lavoro, dell'impresa, delle professioni, della cultura, del volontariato, affinché facciano quello che io e altri abbiamo fatto nel '94». Ma ecco l'inghippo: «Incontro persone valide, soprattutto professionisti, docenti universitari, imprenditori, che vanno via dall'incontro con me entusiasti.
Due o tre giorni dopo, però, mi chiamano e dicono: Presidente, ci scusi, ma ne ho parlato in casa, in azienda, con gli amici, e tutti mi dicono: vuoi che facciano anche a te quello che hanno fatto a Berlusconi?. E si ritirano in buon ordine».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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