Roma - Silvio Berlusconi sarà l'italiano più votato nel prossimo Parlamento europeo. Ha preso oltre mezzo milione di preferenze, piazzandosi primo in tutte e 4 le circoscrizioni elettorali dov'era capolista (solo al centro ha lasciato il posto al vice Antonio Tajani), secondo solo a Matteo Salvini, che però a Bruxelles non andrà.
È lui, ancora, Forza Italia. L'«insostituibile». E avrà il suo seggio «5 anni dopo l'assurda e ingiusta estromissione dal Senato», ricorda nella nota di commento al voto. Dopo, partecipa alle trasmissioni Quarta Repubblica (Rete4) e Porta a porta (Rai1) e dal video manda un nuovo appello a Salvini: «È strano che non rompa con i 5Stelle, che hanno fallito in tutto». Contro i progetti di poli sovranisti, ribadisce che i voti di Fi «sono indispensabili al centrodestra per essere sicura maggioranza». Lo dimostrano, sottolinea, tutte le elezioni dal 4 marzo 2018 e ora il successo alle regionali del Piemonte, dove il neogovernatore sarà l'azzurro Alberto Cirio. «Il nostro è un Paese con la maggioranza di centrodestra», dice il leader azzurro. È particolarmente soddisfatto del risultato nella regione della Tav e chiama al telefono Cirio, per fargli gli auguri. Lì ancora una volta, sottolinea, la maggioranza degli italiani ha scelto «in maniera netta e incontrovertibile» l'alleanza Lega-FI-FdI, votando per i 3 partiti che la compongono. Secondo Berlusconi, dunque, dalle urne viene il messaggio che «l'anima di questo Paese è di centrodestra». Sia a livello locale che nazionale per lui la coalizione unita è «l'unico progetto credibile e vincente, all'interno del quale FI rappresenta la componente centrale e indispensabile».
Ma ora è anche concentrato sull'impegno a Bruxelles, dove vuole costruire «un'Europa più giusta, diversa», dovrà mediare per una nuova alleanza alternativa alla sinistra dall'interno del Ppe, con Tajani, presidente uscente dell'Europarlamento e gli altri 5-6 eurodeputati eletti. Comincia subito, l'expremier, perchè oggi sarà nella capitale belga per il summit dei popolari, dove incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ieri pomeriggio l'ha chiamato per congratularsi per l'elezione. Il Cavaliere a sua volta ha chiamato Salvini per congratularsi. Il successo personale del leader è il fatto positivo cui si appigliano gli azzurri, delusi da un risultato elettorale che non arriva alla soglia psicologica del 10%, ma si ferma all'8,8 (dal 14,4%). Bruciano quei circa 2 milioni e mezzo di voti, scomparsi tra astensioni e fughe verso la Lega. Brucia anche il tradimento di alcuni azzurri, che avrebbero lavorato più per FdI e Carroccio che per Fi e i sospetti vanno soprattutto verso Giovanni Toti.
Il fondatore ha fatto «l'ennesimo miracolo», i suoi lo definiscono «eroico», «motore trainante» del partito, ma ora deve riorganizzare e rilanciare FI, come chiedono dirigenti e base, affrontare recriminazioni e polemiche che già si fanno sentire. Tenerlo unito nel momento forse più difficile della sua storia. Nella sua nota, Berlusconi ringrazia gli elettori per la «grande manifestazione di stima e di affetto» e annuncia la convocazione dell'ufficio di presidenza per analizzare il risultato elettorale e «per avviare un percorso di rinnovamento condiviso». E, in risposta a chi accusa il «cerchio magico» di aver commesso errori, dice che la sua «campagna breve», a causa dell'intervento chirurgico, «ha dato buoni frutti grazie anche al contributo dei miei preziosi collaboratori e del mio staff».
Il Nord-ovest è la circoscrizione dove il Cav ha ottenuto più consensi: 184.843 preferenze.
Seguono l'Italia meridionale con 183.633 preferenze, il Nord-est con 94.391 e le Isole con 90.271. Ora Berlusconi ha qualche settimana per scegliere una delle 4 circoscrizioni e lasciare altrove il posto ai primi dei non eletti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.