F orza Italia si stringe intorno al capo nel giorno del suo settantanovesimo compleanno: il leader sei tu. Questo il messaggio che gli hanno voluto recapitare i tanti parlamentari che hanno chiamato Arcore per festeggiarlo. Tradizionale festa in famiglia per Berlusconi, Francesca Pascale a far da padrona di casa, una cena coi figli Marina e Pier Silvio e gli amici intimi: Galliani, Letta, Doris, Confalonieri, Zangrillo, i vertici Mediaset, i direttori di testata; e poi Maria Rosaria Rossi, Ghedini, il fratello Paolo con le figlie Luna e Alessia. Ospite anche l'allenatore del Milan Mihajlovic. E a sorpresa anche Andrea Bocelli, che ha allietato la serata cantando per i presenti. Chi gli è vicino assicura che l'ex premier è commosso dall'affetto dei suoi e decisamente rinfrancato dalle ultime uscite pubbliche. Soprattutto quella sul lago di Garda che ha di fatto sancito la ridiscesa in campo del Cavaliere. Un Cavaliere, raccontano, «dimagrito, in palla, lucidissimo e ancora voglioso di guidarci. E, come dice lui, «in piena forma perché mi sento 39 e non 79 anni». Il tasto su cui continua a premere l'ex premier è quello dell'unità del centrodestra, obiettivo a cui lavora senza sosta. E poco importa che un giorno sì e un giorno no, da Salvini arrivino segnali di un'opa ostile su Forza Italia: «Con la Lega si troverà la quadra, ne sono certo» è il mantra berlusconiano. Di sicuro c'è che il Carroccio vorrebbe accelerare e sapere se effettivamente il matrimonio «s'ha da fare». Logicamente Salvini vuole dettare le condizioni e i suoi messaggi sanno di ultimatum: «Spallata al governo: ci state o no? E ancora: i sondaggi premiano la Lega e quindi dobbiamo avere più peso nella scelta dei candidati alle prossime amministrative». Salvini e Berlusconi non si sono ancora visti ma lo faranno presto e la stretta di mano potrà avere il sapore di un braccio di ferro. Ma anche Deborah Bergamini è fidcuciosa: «L'alleanza fra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia ci sarà certamente. Ne avremo conferma alle prossime amministrative e sarà solo il punto di partenza in previsione delle elezioni politiche del 2018». E ancora: «Berlusconi è al lavoro per il rilancio di Fi e il suo impegno è uno stimolo per tutti. La sua presenza sarà un richiamo per i moderati».
Il nodo vero, che avrà ripercussioni anche nei rapporti con il Carroccio, è legato alla legge elettorale. Sebbene Salvini giuri che «non parleremo di partito unico», se nell'Italicum non si modificherà il premio alla lista, la strada pare segnata. E Salvini, forte dei sondaggi, potrebbe fare la voce grossa a scapito degli azzurri. Il Cavaliere preferisce aspettare e confidare in un suo rientro in grande stile anche in tv per riequilibrare i rapporti di forza. Certo, meglio sarebbe farlo dopo aver incassato la sentenza favorevole della Corte europea di Strasburgo che, inspiegabilmente, tarda ancora ad arrivare. Ma tant'è. Non pare invece drammatizzare più di tanto le voce che arrivano dal Palazzo riguardo alle sue attuali truppe sia alla Camera sia al Senato. Domani è dato per certo l'addio ufficiale da Fi di più di una dozzina di fittiani. Ma quelli, Berlusconi li considerava già fuori da tempo.
Mentre si vocifera di altre due defezioni alla Camera, a vantaggio di Verdini. Che non allenta il pressing. In stile Milan di Sacchi. Chi cederà alle sirene di Denis? Lo si vedrà stilando le assenze di questa sera, quando il Cavaliere riunirà i gruppi alla Terrazza Caffarelli ai Musei capitolini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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