Politica

Berlusconi: "Governo con la Lega? FI eviterà isolamento Ue"

Berlusconi pronto già per le urne: "Se il governo cadesse, l’unica strada sarebbe quella del voto. Siamo alternativi a Renzi, Di Maio e Zingaretti"

Berlusconi: "Governo con la Lega? FI eviterà isolamento Ue"

Silvio Berlusconi ha le idee chiare: Forza Italia al governo con la Lega eviterà l'isolamento in Europa. In un'intervista al Corriere il Cavaliere fa il punto della situazione politica e soprattutto guarda con fiducia al futuro che sondaggi alla mano dà il centrodestra in crescita costante: "In quel momento noi, in quanto membri autorevoli del Ppe, la più grande famiglia politica europea, avremo una funzione fondamentale per evitare l’isolamento del nostro Paese", rimarca, "Tusk, che io ho votato a Zagabria la scorsa settimana, ha detto una cosa ovvia: cioè che la Lega è diversa dal Ppe. Chi ha immaginato un suo ingresso tra i Popolari ha lavorato di fantasia. Non credo interessi nemmeno a loro. Però la collaborazione in sede europea con i sovranisti ragionevoli, come con i conservatori, i liberali e altre forze democratiche alternative alla sinistra, è la strada da seguire. Come noi facciamo in Italia con il pieno sostegno del Ppe". Parole chiare quelle del leader azzurro che di fatto disegna i nuovi assetti dei moderati in Europa che cercano di trovare la strada del dialogo con il blocco sovranista. A questo punto il Cav traccia anche gli scenari per un governo che è sempre più in difficoltà accompagnato da una debolezza cronica: "Se il governo cadesse, l’unica strada sarebbero le urne. Non credo che Giorgetti intendesse proporre altre soluzioni o prefigurare maggioranze diverse. In ogni caso noi siamo radicalmente alternativi alle sinistre: da quella di Renzi, da quella di Di Maio e da quella di Zingaretti".

Il leader azzurro sa anche bene su quali elettori puntare. Il Cav vuole riportare al voto i delusi e tutto quel popolo moderato che si è allontanato dalla politica: "Dobbiamo fare un duro lavoro per riportare al voto gli italiani delusi, disgustati dall’attuale politica, che non vanno neppure più a votare, ma che si sentono di centrodestra. A loro penso quando parlo dell’altra Italia. Secondo i sondaggi sono 7 milioni di elettori: da soli farebbero la differenza. Ovviamente non sono soddisfatto delle attuali dimensioni numeriche di Forza Italia, che sono il risultato di molte invenzioni processuali — quasi cento processi — che mi sono state rivolte contro. Ma come sempre nella vita non bisogna perdersi in recriminazioni: dobbiamo lavorare sodo. E lo stiamo facendo". Insomma la scalata del centrodestra al governo è iniziata. Il test decisivo sarà quello dell'Emilia Romagna.

Una vittoria nella roccaforte rossa (dopo quella in Umbria) potrebbe mettere in moto la macchina elettorale per le politiche sulle macerie di un governo che resterebbe devastato dopo l'ennesima sconfitta.

Commenti