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Berlusconi: "I tamponi ai no vax non devono pagarli i vaccinati"

Il leader Fi: "Un eroe chi ferma un treno piombato per Auschwitz, non il portuale che fa blocchi sul green pass"

Berlusconi: "I tamponi ai no vax non devono pagarli i vaccinati"

I l ricatto di una piazza non può fermare una nazione. Forza Italia ribadisce a gran voce che non ci sono alternative al green pass. Gli azzurri difendono la scelta del governo Draghi di esigere il certificato verde come strumento di garanzia per il ritorno alla vita e per il ritorno alla libertà. E non accettano, a iniziare dallo stesso leader, quelle che definiscono richieste demagogiche e miopi. Vale a dire le richieste di tamponi gratuiti per chi non intende vaccinarsi. Berlusconi per primo si mostra netto nel suo giudizio contro questa richiesta. «Dal mio punto di vista è lecito offrire tamponi gratuiti soltanto alle persone che per motivi di salute non possono vaccinarsi» ripete ai suoi. «Non vedo perché la scelta di chi non si vuole vaccinare, pur potendolo fare - spiega -, debba essere pagata dalla collettività, dai tanti che invece si sono vaccinati, superando le comprensibili paure e qualche disagio fisico nell'interesse di tutti».

All'interno del partito si discute anche delle ambigue connessioni tra no vax e frange di estremismo che sfruttano l'obbligatorietà del green pass nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro per gridare alla dittatura sanitaria. Anche su questo fronte Forza Italia mette paletti ben piantati a difesa sia del governo che della dialettica democratica e pacifica. Ed è sempre Berluconi a sottolineare con i suoi le storture di una visione ideologica della realtà. «Il diritto alla ribellione esiste di fronte alle dittature, di fronte a crimini efferati, non certo nel nostro sistema che ha tanti difetti ma è certamente una libera democrazia» commenta il leader azzurro, che ai suoi propone un esempio ben concreto di opportuna ribellione. «Un ferroviere che avesse bloccato un treno piombato per Auschwitz sarebbe stato un eroe - dice -, un portuale che bloccasse l'attività di uno scalo per non esibire il green pass è solo un irresponsabile da sanzionare». Sono ancora vivide nel ricordo di tutti le immagini dei camion militari che uscivano da una Bergamo spettrale e notturna piene di bare nella primavera del 2020. Berlusconi non ci sta ad archiviare la pandemia come un'esagerazione dei media. Un dramma nazionale che ha provocato anche una crisi economica senza pari. «Questa pandemia - ricorda ai suoi - non soltanto ha distrutto tante vite umane ma ha portato tante aziende alla chiusura. Questa crisi si è tradotta nella perdita di troppi posti di lavoro. Ecco perché considero il green pass e l'obbligo vaccinale per alcune categorie, non soltanto strumenti di tutela della vita ma anche della libertà. Grazie ai vaccini stiamo tornando verso una vita normale».

D'altronde i tamponi gratis sarebbero un costo insostenibile per lo Stato, come ribadisce anche Antonio Tajani, già impegnato nel garantire la gratuità della profilassi più efficace costituita dai vaccini. Il coordinatore nazionale del partito punta su questo argomento. «Offrire i tamponi gratuiti a un no vax costerebbe allo Stato 450 euro al mese - dice Tajani -.

Un disabile in Italia percepisce invece una pensione media di 350 euro al mese. Questa sarebbe la giustizia sociale che chiedono a gran voce i no vax?»

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