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Berlusconi indagato, Ghedini a Orlando: "Chiarisca la fuga di notizie"

Berlusconi ancora nel tritacarne giudiziario. La fuga di notizie sui giornali. Ghedini: "Intervenga il Guardasigilli". E accusa: "A ridosso delle elezioni..."

Berlusconi indagato, Ghedini a Orlando: "Chiarisca la fuga di notizie"

"Puntuale, come sempre da oltre 20 anni". Niccolò Ghedini smonta il teorema che sta dietro alla nuova indagine su Silvio Berlusconi. Si tratta di un fascicolo vecchio già archiviato due volte, la ultima nel 2011. Eppure oggi, a meno di un semestre dalle elezioni politiche, la procura di Firenze riapre il caso delle stragi del 1993. L'avvocato del Cavaliere fa notare che l'assalto giudiziario arriva, non a caso, "a ridosso di una competizione elettorale a pochi mesi dalle elezioni nazionali e proprio nel giorno in cui il presidente Berlusconi sarà in Sicilia".

Il metodo usato per far finire Berlusconi nel tritacarne giudiziario è sempre lo stesso. Niente di nuovo sotto il solo. L'assalto è stato sferrato "a mezzo stampa senza che in alcun modo siano stati previamente avvisati il diretto interessato o i suoi legali". E la notizia è stata pubblicata, "con grande risalto", da quotidiani come Corriere della Sera e Repubblica. "Come di consueto - spiega Ghedini - mai si potrà sapere chi ha propalato la notizia, ovviamente coperta da segreto, ai giornalisti. E questa sì che è un'indagine che non dovrebbe comportare particolari complessità per individuare il o i responsabili".

Dopo che i giornali hanno sganciato la bomba, Ghedini chiede un intervento del dicastero della Giustizia. "Sarà interessante verificare - spiega l'avvocato del Cavaliere - se il ministro Andrea Orlando vorrà contribuire, mediante i mezzi ispettivi di cui dispone, a far luce sul grave episodio, anche tenuto conto che, a tenore delle stesse fonti giornalistiche il nome del presidente Berlusconi nel registro degli indagati sarebbe stato addirittura segretato dalla procura di Firenze".

Ad ogni modo per Ghedini resta evidente che l'ennesima indagine non potrà che "concludersi con una rapida archiviazione, così come già avvenuto in passato, non essendovi alcun reale elemento di novità ed essendo la totale estraneità del presidente Berlusconi più che conclamata e avvalorata dalle plurime precedenti archiviazioni nonchè da altrettante plurime sentenze di merito e della Corte di Cassazione".

"Del resto - conclude il legale - il solo ipotizzare che Berlusconi possa in alcun modo essere coinvolto nelle vicende in oggetto è talmente assurdo che qualsiasi commento diviene superfluo".

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