Silvio Berlusconi è pronto per il rush finale di questa campagna elettorale. Il Cavaliere in un'intervista al Mattino parla del programma del centrodestra e guarda anche all'Europa: "Io non ho ritrovato ora un rapporto con la signora Merkel, al contrario abbiamo sempre avuto relazioni corrette e cordiali, ispirate a rispetto, stima e amicizia. Con lei condividiamo i valori cristiani e la visione liberale e moderata che è propria della grande famiglia del Partito Popolare Europeo". E nel Ppe, Forza Italia avrà un ruolo trainante: "A queste idee e a questi valori sarà ispirata la nostra azione di governo se, come sono certo, il centro-destra vincerà le elezioni e Forza Italia avrà un ruolo trainante dal punto di vista numerico e politico - aggiunge l'ex Cav - La Lega è un partito responsabile e consapevole di questa realtà, e noi rispettiamo i suoi valori e il suo apporto".
Il Cavaliere poi parla degli alleati: "Salvini non è bellicoso come viene dipinto". Sulla scelta del premier ha le idee chiare: spetterà indicarlo al partito che ha preso più voti: "È un criterio che ho indicato io per primo spiega - e se accadrà noi lo sosterremo lealmente. Forza Italia sarà di gran lunga il primo partito del centrodestra". Per la scelta del leader "l'esperienza che conta - non è solo quella politica". Ma non sarà una donna: "purtroppo non è ancora emersa la figura con le caratteristiche adatte. Sarà dunque un uomo di straordinaria autorevolezza ed esperienza, in Italia e all'estero". Il Cav ha poi parlato della flat tax che di fatto andrà a rivoluzionare il sistema fiscale italiano: "
L'esperienza storica delle maggiori economie del mondo dimostra che ridurre le tasse fa bene non soltanto all'economia, ma anche ai conti dello Stato. Solo la sinistra in Italia non lo ha ancora capito. Un esempio classico è quello degli Stati Uniti: negli anni '60 Kennedy e poi di nuovo negli anni '80 Reagan vararono un grande piano di riduzione delle imposte e in entrambi i casi le entrate dello Stato, invece di diminuire, nel giro di alcuni anni aumentarono del 30% netto". Sull'emergenza migranti afferma: "Io mi guardo bene dal criminalizzare gli stranieri - dice - anche quelli che sono entrati e vivono da clandestini nel nostro Paese. Ma qualunque persona responsabile si rende conto che 600.000 persone, l'equivalente di una città come Palermo o Genova, che vivono ai margini della società, di elemosina o di piccola criminalità, sono una bomba sociale pronta ad esplodere. E il dramma colpisce soprattutto gli italiani più deboli".
Poi il Cav è intervenuto ai microfoni di Etnaradio e ha parlato dei grillini: "In caso di vittoria del Movimento 5 stelle i capitali, le imprese e tutti i cittadini che possono permetterselo lascerebbero l’Italia. Finiremmo in una situazione di isolamento internazionale con un governo di dilettanti senza esperienza in politica e nella vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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