Berlusconi "padre nobile" garantisce sul governo e compatta Forza Italia

Il Cavaliere dà carta bianca a Draghi ("Il Cielo lo aiuti"). "Soluzione di alto profilo"

Berlusconi "padre nobile" garantisce sul governo e compatta Forza Italia

Malumori e dubbi sulla composizione del governo Draghi non sono di casa in Forza Italia. È lo stesso leader Silvio Berlusconi a fugare ogni dubbio. E lo fa con un'intervista al Corriere della Sera nella quale ribadisce tutto la sua soddisfazione per un esecutivo (e un premier) che risponde perfettamente all'appello che lo stesso leader azzurro è andato facendo negli ultimi mesi della crisi del secondo esecutivo di Conte: serve superare questa crisi «epocale» con un «governo dei migliori» e con un appoggio dell'intero arco parlamentare. Anche se il compito è tutt'altro che semplice e c'è bisogno «di tutto l'aiuto possibile, compreso quello del Cielo».

Fiducia e ottimismo. Questo sente Berlusconi pensando all'investitura di Draghi. «Usciamo dalla crisi esattamente come noi avevamo chiesto prima di tutti gli altri - conferma il leader azzurro -: con un governo di altro profilo che unisce il Paese in un momento di emergenza».

Il dosaggio e l'equilibrio tra tecnici e politici che compongono il nuovo Consiglio dei ministri, «non è un gioco appassionante» per Berlusconi, secondo il quale «il governo è stato costruito dal presidente Draghi che ha ritenuto di indicare ministri a lui graditi al di là delle indicazioni dei partiti. Del resto è quello che io stesso avevo suggerito». È chiaro che nella scelta dei ministri azzurri non c'è alcun segno politico. È una scelta fatta da Draghi in assoluta autonomia, ribadisce Berlusconi, che non modifica e non altera l'equilibrio interno del partito. Il leader azzurro nega quindi con vigore l'idea che il partito sia squassato da insofferenze e malumori. La linea, fa capire, è una: fiducia a Draghi e sostegno pieno al «governo di unità nazionale» voluto da Mattarella e realizzato dall'ex presidente della Bce.

Berlusconi sembra soddisfatto anche del peso che ogni partito ha nel nuovo governo e delle riconferme che sono arrivate rispetto al precedente esecutivo.

«Draghi ha fatto scelte equilibrate - spiega il leader di Forza Italia -. Il mio giudizio critico sul governo Conte riguardava il suo profilo complessivo, non le singole figure. I ministri riconfermati, del resto, sono fra quelli più rappresentativi delle rispettive forze politiche». Si aspetta dal governo un'azione soprattutto sulle emergenze economiche sanitarie in un tempo limitato che però potrebbe durare più del previsto. «Purtroppo temo che fronteggiare le emergenze economiche e sanitarie sia tutt'altro che un programma di breve periodo», commenta amaro Berlusconi che infine dà un consiglio al nuovo premier ed è quello di «non perdersi nelle mediazioni. Mi auguro che tutte le forze politiche siano al governo non per porre ostacoli ma per dare un contributo costruttivo. È però necessario che il premier trovi la sintesi in ogni problema e mandi avanti l'azione di governo».

Intanto il partito si prepara a sostituire Mariastella Gelmini, il cui incarico di governo la costringe a lasciare la presidenza del gruppo azzurro a Montecitorio.

In lizza per sostituirla, oltre al portavoce dei parlamentari di Forza Italia Giorgio Mulè, ci sono anche l'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo e Roberto

Occhiuto, che però è ancora in corsa per la candidatura a governatore della Calabria. La coalizione infatti non ha ancora sciolto la riserva sul nome chiamato a conquistare la poltrona che è stata della compianta Jole Santelli.

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