«Signori giudici: conosco Danilo Mariani da una vita, è un bravo pianista, lavora per me, insieme a lui e a Mariano Apicella ho composto un sacco di canzoni. Per questo lavoro l'ho sempre pagato, e lui ha sempre pagato le tasse. Cosa avrei dovuto fare? Smettere di pagarlo, licenziarlo perché ha dovuto testimoniare nel mio processo?».
Sono le spiegazioni che Silvio Berlusconi avrebbe preferito fornire dal vivo al tribunale di Siena che lo sta processando per corruzione per il caso Ruby ter, e che ieri avrebbero dovuto pronunciare la sentenza. Ma la sua versione il leader di Forza Italia ha dovuto metterla per iscritto, nella ampia lettera che i suoi legali Federico Cecconi e Enrico De Martino hanno consegnato ieri ai giudici. Colpa di un brusco peggioramento delle condizioni di salute che ha colto il Cavaliere nella casa in Costa Azzurra di sua figlia Marina dove si è autoesiliato dopo essere sopravvissuto alla brutta forma di Covid 19 che lo ha colpito nel settembre scorso e che aveva portato al suo ricovero al San Raffaele. Una volta guarito l'ex premier era ritornato nell'agone politico, deciso a giocare la sua parte da leader dell'opposizione: lavoro intenso anche se sempre da remoto, tra telefonate, interventi in video, interviste. Alla fine, nell'intensificarsi dell'impegno a ridosso della crisi del governo Conte, gli è piombato addosso il segnale d'allarme. Il suo medico curante, Alberto Zangrillo, va a trovarlo lunedì scorso per i controlli consueti. E la situazione che si trova davanti è tutt'altro che confortante: il cuore di Berlusconi, il cuore che già tanti problemi gli ha dato in passato, è tornato a fare le bizze. «Un problema aritmico», sintetizza Zangrillo. Ma di dimensioni tali da sconsigliare del tutto il viaggio in Italia, e anzi da rendere necessario il ricovero del paziente in clinica. Tra martedì e mercoledì Berlusconi viene trasferito al Centro cardiotoracico di Monaco, il moderno ospedale sull'avenue d'Ostende del Principato. È una struttura all'avanguardia della medicina cardiovascolare, considerata pienamente affidabile, anche se Zangrillo avrebbe preferito portare il paziente a Milano, al San Raffaele. Ma la storia clinica del cuore di Berlusconi sconsiglia qualunque azzardo, il leader azzurro porta da quindici anni il pacemaker che gli venne installato in Ohio, quattro anni fa Zangrillo gli ha dovuto inserire una protesi aortica di origine animale dopo una crisi drammatica. E il recente faccia a faccia col Covid («Un altro al mio posto sarebbe morto, avevo una carica virale altissima») può avere lasciato strascichi ancora inesplorati. Insomma, meglio non rischiare. Cinquanta chilometri di strada, da Châteauneuf-de-Grasse, dove sorge la villa di Marina, e Berlusconi è nella clinica di Monaco. Situazione sotto controllo, ma per almeno qualche giorno probabilmente i medici non autorizzeranno la dimissione. «Sono in buone condizioni di salute», fa sapere ieri Berlusconi parlando di «accertamenti poco più che di routine» imposti dai medici: «Non sono preoccupato per le mie condizioni ma per quelle di tanti italiani».
Ieri mattina a Siena l'avvocato Cecconi, in apertura d'udienza, si alza, spiega la situazione e consegna ai giudici la lettera del suo assistito.
Per la Procura di Milano - che poi ha dovuto trasmettere per competenza il fascicolo a Siena - Mariani, come altri ospiti delle feste di Arcore e il blocco quasi per intero delle Olgettine, sotto processo a Milano - ha mentito quando ha escluso di avere assistito ad alcunché di sconveniente; e, al pari degli altri testi, lo ha fatto dietro compenso. Per questo, il pm ha chiesto la sua condanna a quattro anni e due mesi. Ma Mariani, scrive ieri Berlusconi ai giudici, «ha raccontato solo ciò che ha visto».
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