Politica

Berlusconi: "Sì al taglio dei parlamentari, ma non uccidere la democrazia"

Silvio Berlusconi osserva che "con la legge votata oggi in intere regioni solo la maggioranza potrà eleggere parlamentari. Non si può cancellare la rappresentanza dei territori e delle minoranze"

Berlusconi: "Sì al taglio dei parlamentari, ma non uccidere la democrazia"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, interviene su un tema di stretta attualità politica, la riforma che prevede il taglio dei parlamentari. "Forza Italia non è affatto contraria alla riduzione del numero dei parlamentari. Al contrario, in passato proprio noi abbiamo proposto e votato in due occasioni leggi costituzionali che riducevano i membri di Camera e Senato in misura simile a quella contenuta nella proposta approvata dal Senato. Anzi, oggi diciamo che si dovrebbe essere anche più ambiziosi, arrivando al dimezzamento netto del numero degli eletti. Bisogna farlo però senza uccidere la democrazia, senza cancellare la rappresentanza dei territori e delle minoranze". Il Cavaliere spiega che "invece è esattamente quello che si realizza con la legge votata oggi: in intere regioni solo la maggioranza potrà eleggere parlamentari". Un provvedimento pensato per ridurre i costi finisce, quindi, per danneggiare in modo grave il principio stesso della rappresentanza e, di fatto, la democrazia del Paese.

Berlusconi aggiunge che "si creerà in molte zone del paese una soglia di sbarramento elevatissima, fra il 10% e il 20%. Noi vogliamo meno parlamentari, ma parlamentari rappresentativi della gente e dei territori. Per questo la riforma del numero degli eletti - ha chiarito il leader di Forza Italia - per noi dev’essere accompagnata da una riforma elettorale i cui criteri siano indicati in Costituzione, una riforma che garantisca le minoranze in tutte le regioni italiane. Invece con questa legge, con il nobile pretesto della riduzione dei parlamentari, si sta scippando agli italiani un’altra quota di democrazia.

Per questo, pur condividendo l’obbiettivo dichiarato, ci siamo rifiutati di partecipare alla votazione".

Commenti