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Berlusconi sente Lega e Fdi Un notaio in corsa a Torino

Contatti continui per definire la rosa dei candidati alle comunali Per il capoluogo piemontese è in pole position Alberto Morano

Berlusconi sente Lega e Fdi Un notaio in corsa a Torino

Roma - La linea è stata definita da tempo. Per le amministrative la parola d'ordine è marciare uniti, attraverso candidature comuni e un programma condiviso. Il processo di selezione degli uomini da schierare nella corsa verso la guida delle grandi città dove si voterà nel 2016 deve, però, ancora entrare nel vivo, anche se i contatti tra i tre leader, sotto traccia, continuano a essere costanti e frequenti. Ieri avrebbe dovuto svolgersi un pranzo ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni proprio per approfondire l'argomento. Nella serata di martedì, però, il leader leghista ha comunicato la sua indisponibilità dovuta a ragioni organizzative e l'incontro è stato aggiornato, con possibile riconvocazione o alla fine di questa settimana o all'inizio della prossima.La mappa degli uomini da schierare sul campo delle varie competizioni elettorali è ancora largamente incompleta, come d'altra parte lo è quella del Pd. Se la scelta del candidato del centrodestra per Torino appare in fase più avanzata - con il notaio Alberto Morano sempre in pole position - Roma e Milano restano due nodi importanti e intricati da sciogliere. Berlusconi vuole capire davvero quali intenzioni abbia Giorgia Meloni verso la quale non ha alcuna preclusione, anche se non considera del tutto chiusa l'opzione rappresentata da Alfio Marchini. Per la Capitale, però, è arrivata l'ora di stringere e anche da parte della leader di Fratelli d'Italia deve arrivare un segnale che consenta di avviare una programmazione. Per Milano la prima scelta è quella rappresentata da Alessandro Sallusti, anche se una parte di Forza Italia pensa ancora a Maurizio Lupi, nome tornato a riaffacciarsi nelle ultime ore su alcuni tavoli. Una soluzione fortemente osteggiata dalla Lega e da Matteo Salvini che ieri sera a Roma ha ragionato con alcuni suoi esponenti su un'altra opzione, quella di un imprenditore di successo, un profilo diverso da quelli finora ipotizzati, da opporre a un manager come Giuseppe Sala, sfruttando proprio il profilo di uomo del fare. Sempre che la scelta nel Pd alla fine cada davvero su Mister Expo, visto che la sinistra del partito di Matteo Renzi ha iniziato ad agitarsi e la corsa verso la candidatura per Palazzo Marino, complice anche il ruolo di Giuliano Pisapia, potrebbe assumere risvolti inaspettati. Una circostanza questa che non viene affatto sottovalutata dentro Forza Italia e anzi viene monitorata con attenzione.Sullo sfondo Berlusconi - che questa settimana non andrà a Roma, anche per riprendersi al meglio dalla piccola operazione a cui è stato sottoposto la scorsa settimana e avrà una serie di incontri politici a partire da oggi - continua a incontrare esponenti della società civile per dare un seguito al progetto de L'Altra Italia. Lunedì sera ha ricevuto a cena alcuni imprenditori toscani. Capofila dell'operazione pare sia stato Jacopo Morelli, ex presidente dei Giovani di Confindustria, imprenditore nel campo dell'arredamento.

L'ambizione di Berlusconi di reclutare nuovo personale politico, o comunque di coinvolgere energie che possano contribuire al nuovo corso con le loro idee, insomma, non è affatto tramontata.

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