Berlusconi serra le file: "Siamo il centrodestra. Noi mai con i renziani"

Il Cav celebra l'orgoglio azzurro: «Questa coalizione è casa nostra». Critiche al governo

Berlusconi serra le file: "Siamo il centrodestra. Noi mai con i renziani"

«Mai» con Renzi, ma «mai» neppure con Salvini: Silvio Berlusconi celebra l'orgoglio azzurro, e il ruolo autonomo che Forza Italia vuole avere nell'alleanza di centrodestra siglata con il capo della Lega.

Perché «siamo gli unici - spiega il Cavaliere - che possono garantire al centrodestra di essere un vero centrodestra. Questa coalizione la abbiamo fondata noi, 26 anni fa, è la nostra casa. E senza di noi l'Italia rischierebbe di staccarsi dall'Europa, resterebbe solo una destra estrema che probabilmente non riuscirebbe a vincere le elezioni, e di sicuro non saprebbe governare». Anche se certo, ironizza rispondendo a chi gli sollecita un selfie, a Fi «servirebbero più voti e meno fotografie».

L'ex premier interviene al Palazzo delle Stelline di Milano, per concludere l'evento promosso dal coordinatore regionale di Forza Italia in Lombardia, Alessandro Salini. Una giornata di discussione, con amministratori locali e regionali e parlamentari nazionali, dal titolo evocativo: «Ci siamo: ripartiamo dalla Lombardia per rilanciare l'Italia e l'Europa». Per un'intera mattinata si discute di quelle «buone pratiche di governo» che rendono la Lombardia motore d'Italia, del buon rapporto con la Lega «di governo» che fa funzionare la regione, rivendicando però le differenze di fondo con il partito salviniano: «Non siamo un partito sovranista: chi produce, innova e fa impresa sa che senza Unione europea le nostre imprese morirebbero di dazi».

Silvio Berlusconi critica duramente il governo, inzeppato di «persone incapaci e impreparate: vedete voi stessi le conseguenze disastrose». E ne critica le politiche, soprattutto su due crinali cruciali: giustizia e tasse, denunciando «l'oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica» che paralizza il paese. La riforma della prescrizione firmata dal Guardasigilli grillino Bonafede è «terrificante». Con le nuove regole «le persone possono essere sotto processo a vita, ed essere sotto processo è già una condanna, una pena anticipata». La riforma della custodia preventiva proposta da Forza Italia «è che i pm possono mettere sotto chiave soltanto chi sia ritenuto responsabile di reati di violenza e sangue. Per tutti gli altri reati deve valere l'istituto americano della cauzione».

Sul fronte tasse, spiega, «vogliamo introdurre una norma che vieti ai governi di superare una certa percentuale nel chiedere le tasse. A me, per esempio, il governo chiede il 73 per cento di quello che guadagno con le imprese che ho fondato. Mi sembra una cosa moralmente ingiusta, addirittura un'estorsione di Stato. La nostra proposta è che si arrivi al 33 per cento di pressione fiscale. Col nostro governo eravamo scesi fino al 39».

È la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini a rivolgersi invece agli aspiranti «scissionisti» azzurri: «Se qualcuno pensa che ci sia una strada diversa da percorrere e vuole inseguire le sirene renziane, io dico che non abbiamo più tempo per tergiversare. Di qui ai prossimi mesi si decide il destino dell'Italia. O dentro o fuori».

Quindi, «basta polemiche e mal di pancia. Leggo addirittura di ipotetiche stampelle da fornire al governo. Meglio essere molto chiari: si sta con Berlusconi e nel centrodestra per mandare a casa questi sciagurati al governo. Non per allungare la legislatura».

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