Silvio Berlusconi plaude, con riserva, alla risoluzione adottata nella serata di ieri dal Consiglio Europeo su Mes e Recovery Fund, ma invita la Commissione di Ursula von der Leyen a fare di più in sostegno degli Stati membri che stanno affrontando l'emergenza sanitaria e la crisi economica provocata dalla pandemia di coronavirus.
Intervistato da Paolo Liguori a TgCom24, il leader di Forza Italia ha così commentato l'esito dell'Eurogruppo: "Sono abbastanza soddisfatto. Quello che è stato compiuto ieri è solo un passo avanti, ma è stato un passo avanti nella giusta direzione".
Il Cavaliere parla di direzione giusta perché dal Consiglio è arrivato un no al Fondo salva Stati senza condizioni e senza il fantasma della Troika: "Ieri è stata messo in campo un insieme di strumenti molto utili per noi: i finanziamenti della Bei (la Banca europea per gli investimenti, ndr) per la realizzazione di infrastrutture, il fondo Sure per la cassa integrazione, il Mes senza condizioni, senza troike, senza cessione di sovranità, purché destinato alla spesa sanitaria. Rimane il grande tema del fondo per la ricostruzione", sul quale appunto si dovrà esprime la Commissione.
E proprio sul versante del Recovery Fund, il numero uno azzurro sferza l'Europa, sottolineando come sarà proprio questo lo strumento decisivo per il bene dei Paesi membri, motivo per il quale – dice – "l'Europa deve mettere in campo almeno 500 miliardi e almeno la metà devono essere contributi a fondo perduto".
Secondo il Cav, quella di ieri è stata la vittoria del Partito popolare europeo, di cui Forza Italia fa parte nell'Europarlamento: "Mi sono speso per convincere i nostri amici a alleati in Europa ad arrivare a queste conclusioni che sono positive e importanti per il nostro Paese".
Dunque Berlusconi ha etichettato come "sterile" la discussione della maggioranza giallorossa sugli eurobond, visto che era chiaro come non saremmo mai riusciti a ottenerli, viste le resistenze dei falchi dell'austerity del nord Europa, Olanda in primis.
Il leader di Fi, quindi, smentisce la tesi per la quale il partito si starebbe avvicinando all'esecutivo: "Naturalmente continuiamo ad essere critici del governo Conte, e a ritenere che l'Italia avrebbe bisogno di una maggioranza e di un governo diversi". Ciò detto, l'ex tre volte premier invita a stringere intorno alla istituzioni vista la gravità dell'emergenza Covid-19.
Ultimissima battuta quella relativa allo schieramento del centrodestra e all'asse con la Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni: "La nostra coalizione di partiti di centrodestra resta e rimarrà sempre unita. Tutto il resto è solo fantasia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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