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Berlusconi silura il governo: "Un totale fallimento"

Berlusconi non usa giri di parole e inchioda i giallorossi sull'economia

Berlusconi silura il governo: "Un totale fallimento"

Silvio Berlusconi mette nel mirino il governo giallorosso. Il leader di Forza Italia prende atto delle ricette economiche usate dai grillini e dal Pd e di fatto boccia su tutta la linea l'esecutivo. Parlando ai tg in onda questa sera, Berlusconi non usa giri di parole e inchioda Conte&Co. alla fredda realtà dei numeri: "Esattamente un anno fa l’attuale presidente del consiglio aveva stimato e assicurato una crescita della nostra economia dell’1,5 per cento. Invece il 2019 si è chiuso con un risultato molto più basso, inferiore allo 0,2 per cento. Questo governo delle 4 sinistre, il più a sinistra della storia della Repubblica, delle manette e delle tasse, questo governo non eletto, con i suoi errori e le sue tasse ha prodotto meno consumi, meno posti di lavoro, meno benessere, maggiori difficoltà per i nostri ragazzi e per le famiglie italiane".

L'ex premier poi smaschera i partiti della maggioranza che con un nome diverso rispetto al passato hanno garantito lo stesso risultato: l'incapacità a guidare il Paese. E qui arriva l'affondo del Cavaliere: "Il fallimento in economia dimostra per l’ennesima volta che hanno cambiato nome - non si chiamano più Pci, si chiamano Pd e Cinquestelle -, ma la sinistra che ancora si ispira all’ideologia comunista non ha mai imparato a governare". Parole chiare quelle del leader di Forza Italia che sottolineano quanto sia ormai debole l'azione di governo per rilanciare la crescita puntualmente ferma al palo. E domenica prossima alle Regionali si presenta il primo vero grande banco di prova di questo esecutivo nato da una manovra di palazzo alla fine della scorsa torrida estate. Il voto in Emilia Romagna e in Calabria potrebbe rappresentare il capolinea dell'esecutivo che dovrà fare i conti, molto probabilmente, con una batosta elettorale senza precedenti.

Berlusconi qualche giorno fa su questo punto è stato fin troppo chiaro: una vittoria del centrodestra in Emilia Romagna rappresenta un avviso di sfratto per Conte e per tutto l'esecutivo giallorosso che finora ha assicurato al Paese solo una nuova ondata di tasse e balzelli che va a colpire il debole potere di acquisto rimsato nelle tasche di milioni di contribuenti.

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