«Già scalpita e fra qualche giorno tornerà in campo per la campagna elettorale», dice Antonio Tajani a Lucia Annunziata. Parla di Silvio Berlusconi, il vicepresidente di Forza Italia e racconta a In mezz'ora in più su Rai3 di aver visitato il leader azzurro e di aver a lungo parlato con lui dei problemi in Italia e in Europa. Rassicurando che dopo l'intervento chirurgico già «gode di buona salute e aspettiamo che i medici gli diano via libera».
L'ex premier uscirà oggi dall'ospedale San Raffaele ed è impaziente di riprendersi la scena. Tra una visita di familiari e un ultimo ritocco alla lettera ai candidati azzurri, fa sapere all'Annunziata (che lo saluta dal video chiedendosi se sta seguendo il programma), che sì c'è. Già prima ha detto la sua in un'intervista al Corriere della Sera, in cui ammette che l'esperienza è stata molto dolorosa, senza minimizzare: «Non si deve aver paura di confessare di aver avuto paura. In momenti come quelli che ho passato la fede è davvero preziosa. Ma ora è passata, ed eccomi pronto a ricominciare». Poi, mostra che gli artigli sono sempre affilati, con un attacco al governo gialloverde: «Non durerà, fa male alle imprese e fa perdere posti di lavoro. Salvini è una formidabile macchina da comizi, ha un grande dinamismo, prova ad imporsi. Ma è messo continuamente sotto scacco dai grillini sulle principali materie». Il Cavaliere pensa che l'esecutivo Conte non durerà: «Saranno gli accadimenti concreti a determinarne la crisi. Non le dinamiche parlamentari, ma le troppe imprese che chiudono, i posti di lavoro che mancano». E allora, dice l'ex premier, «non esiste un'alternativa credibile al centro-destra che sia anche vincente». Alle europee Fi dovrà superare la soglia del 10%? «Solo il 10? - risponde - Specie quando facevo l'imprenditore a tempo pieno, ho sempre seguito una regola: mai mettere un limite ai propri traguardi, alle proprie ambizioni».
Il discorso lo prosegue Tajani in tv, incalzando il vicepremier leghista. «Dopo le elezioni europee, se Fi avrà un buon risultato, darà una spallata per un cambiamento. Il popolo chiede un governo di centrodestra e Salvini si mette di traverso e continua a obbedire agli ordini del M5S». Insiste che «l'unico voto utile» è per Fi, nega che il partito sia diviso, che ci sia un fuggi-fuggi verso il Carroccio, spiega del rinnovamento già iniziato con i congressi e il 70% dei parlamentari di prima nomina. Al governo «litigioso» dei «separati in casa», che dà all'Europa e al mondo un indecoroso spettacolo di instabilità, non fa sconti: «È inutile che Di Maio e Salvini si affaccino dai balconi facendosi concorrenza tra di loro per qualche voto in più. Bisogna risolvere i problemi degli italiani e il principale si chiama la-vo-ro». Rincorrono i nostalgici di destra?. «Il fascismo è superato, un capitolo chiuso. L'ultradestra che segue Salvini è un problema per il Paese. Un conto è difendere l'interesse nazionale, altro è essere nazionalisti». Per Tajani, bisogna cambiare le istituzioni Ue dall'interno, con il Ppe che sarà il gruppo determinante per i futuri equilibri. L'alleanza tra popolari e socialisti «non ha portato a grandi cose, quindi sono per un'alleanza con liberali e conservatori», spiega.
Sovranisti e populisti saranno in gruppi ininfluenti nel parlamento europeo e Salvini dovrebbe spostarsi con i conservatori, per essere uno di quei «sovranisti illuminati» di cui parla Berlusconi. Allora, a Bruxelles come a Roma, il centrodestra potrebbe governare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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