RomaIl fischio di inizio del grande match del Quirinale è ancora lontano. Ma il pre-partita inizia ad animarsi. E Silvio Berlusconi prova a tessere la sua trama cercando di lavorare di sponda con tutto il centrodestra, Ncd compreso.
Il primo messaggio a Matteo Renzi è stato recapitato ieri, con l'invito a non illudersi di poter fare il king-maker in solitudine. Ma non c'è solo la dimensione pubblica. Dietro le quinte il presidente di Forza Italia muove le sue pedine e lavora per creare un'intesa cordiale (e mirata) con le altre componenti del centrodestra, così da presentarsi alla trattativa con il maggior potere contrattuale possibile. L'indicazione data ai dirigenti del partito è chiara: «I numeri di Renzi non sono poi così forti, a meno che non voglia davvero coinvolgere i grillini. E se intende alzare i toni, questa volta dovremo stanare il bluff». In verità molti sono convinti che il premier non voglia andare allo scontro frontale e non abbia un reale interesse a rompere il patto del Nazareno. Anche sul braccio di ferro sull'approvazione della legge elettorale a tappe forzata, auspicata da Renzi, la sensazione diffusa è che si tratti solo di uscite tattiche, visto che dopo aver ripetuto più volte che l'Italicum sarebbe stato approvato entro l'anno, ora la scadenza è stata spostata al 31 gennaio. E anche questa data non è affatto certa visto che con ogni probabilità - con la sosta natalizia - il provvedimento verrà incardinato nell'Aula del Senato alla ripresa, il 7 gennaio.
In ogni caso Berlusconi - che mercoledì sera potrebbe presenziare un evento di beneficenza organizzato e promosso a Roma dall'associazione Cuore Nazionale, presieduta dall'imprenditore Andrea Di Maso - sta rafforzando i contatti con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, direttamente o attraverso il suo «ambasciatore» Giovanni Toti (così come non è affatto escluso un accordo con la Lega). Un dialogo che continua, sia pure tra molti alti e bassi legati alle divisioni interna tra Ncd e Udc, anche in vista delle alleanze per le Regionali, soprattutto pugliesi e campane. I due partiti, ieri, dopo una infinita trattativa, hanno battuto un colpo sul fronte della costituzione dei gruppi unici in Parlamento. «Sono in corso sia alla Camera che al Senato le procedure per la costituzione dei gruppi unici Area popolare, da oggi per i parlamentari è possibile formalizzare la propria adesione», si legge in una nota congiunta dei coordinamenti di Ncd e Udc. «Il riferimento all'area popolare - si legge ancora - rappresenta l'auspicio che l'adesione vada anche oltre il perimetro dei due partiti promotori». Restano, però, da superare i nodi della nomina dei nuovi capigruppo - così come dei vicari e dei tesorieri. Visto che con la riduzione delle poltrone qualcuno dovrà fare un «sacrificio». Mercoledì nella Direzione nazionale fissata all'Hotel Marriott Ncd proverà a fare chiarezza, anche se la convocazione dei rispettivi consigli nazionali per procedere a un eventuale scioglimento appare una possibilità lontana.
Sullo sfondo resta alta la tensione tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto. L'europarlamentare pugliese attende un incontro chiarificatore e spinge per un faccia a faccia con il solo Cavaliere. Una condizione, pare, non gradita al leader di Forza Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.