Il bianco e il nero

"Ha sbagliato", "No, leggi criminogene": il caso Morisi divide

Il caso Morisi continua a dividere. Per la rubrica Il bianco e il nero ecco le opinioni di Maurizio Paniz e Marco Cappato

"Ha sbagliato", "No, leggi criminogene": il caso Morisi divide

Il caso Morisi ha scosso la politica e continua a dividere anche la Lega. Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo raccolto le opinioni dell'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia, Maurizio Paniz, e del tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, Marco Cappato.

Cosa pensa del caso Morisi?

Paniz: “Penso che Morisi abbia sbagliato prima di tutto per sé stesso perché è notorio perché la droga produce effetti drammaticamente negativi per la persona che la assume. Poi ha sbagliato per Salvini perché ha danneggiato il suo partito e il messaggio culturale che riguarda l'intero popolo dei suoi elettori. Infine, ha sbagliato per tutto il popolo italiano perché, essendo una persona che ha un rilievo mediatico, ha dato un messaggio fortemente diseducativo. Penso, quindi, che l'errore che ha commesso sia obiettivamente grave”.

Cappato: “Questioni del genere non dovrebbero far perdere il prezioso tempo delle forze dell'ordine. Purtroppo la causa sta in leggi assurde difese a spada tratta anche dalla Lega”.

Cosa ne pensa della "Bestia"?

Paniz: “Il messaggio di negatività che ho dato sulla droga rende evidente che tutto quello che Morisi ha fatto finisce oggi per ritorcersi nei suoi confronti. Sarebbe stato più prudente non esporsi e di creare quella 'Bestia' che oggi si traduce in un danno per sé e per gli altri”.

Cappato: “La 'Bestia' è stata una efficace macchina di manipolazione e fomento dell'odio, incluso contro i consumatori di droghe illegali e noi antiproibizionisti”.

Crede che si sia mossa nuovamente la 'giustizia ad orologeria'?

Paniz: “No, ritengo che la giustizia si debba muovere sempre e comunque non appena ci sono vere notizie di reato che hanno spessore come ha spessore questa vicenda. L'errore è di chi ha commesso il fatto e non di chi persegue chi lo ha commesso e, quindi, non ritengo che sia una dimostrazione di magistratura a orologeria”.

Cappato: “Non ho alcun elemento per crederlo”.


Questo caso, secondo lei, che ripercussioni può avere per il referendum sulla cannabis?

Paniz: “Una volta di più questo caso porta l'attenzione sulla pericolosità della droga. Ben venga se serve a far capire agli italiani che dovranno votare che l'apertura nei confronti della droga costituisce un messaggio negativo”.

Cappato: “Ogni caso di persona, anche sconosciuta, che si trova la vita rovinata da leggi criminogene può diventare materia di riflessione. Ma non credo ci sarà grande impatto. Penso che vinceremo comunque”.

Questo episodio pone la parola fine sulla leadership di Salvini all'interno della Lega?

Paniz: “No, la posizione di Salvini è salda ed è indipendente dal fatto che un suo collaboratore si comporti in questo modo. Se un domani la sua posizione dovesse essere messa in discussione dipenderà da altre considerazioni politiche, non certo da questo episodio”.

Cappato: “Usare due pesi e due misure -comprensione per l'amico, disprezzo per gli altri consumatori- non rafforza certo la sua credibilità. Decideranno i leghisti però. All'inizio con Maroni c'era una venatura libertaria e antiproibizionista.

Sarebbe bello tornasse ad affiorare”.

Commenti