Bidello assunto a 66 anni: «Ora la pensione»

Nel 2010 rimase a piedi a causa della riforma Fornero. Il posto fisso a 3 mesi dal congedo

Ha aspettato l'assunzione per 8 anni. Da quando - era il 2010 - dalla cooperativa dove lavorava come magazziniere lo convinsero a licenziarsi, ché di lì a poco sarebbe arrivata la pensione. Peccato che poi fu approvata la riforma Fornero, e Giovanni Pellegrino, 66 anni, si trovò disoccupato a tempo indeterminato. Ora il lieto fine, per quanto tardivo: il posto fisso è arrivato, sotto forma di contratto da bidello in una scuola di Torino, ma a 3 mesi da quell'agognata pensione.

Pellegrino, la cui storia è stata raccontata da Repubblica Torino, è un siciliano trapiantato nel capoluogo sabaudo da quando aveva 17 anni. «Una volta il posto fisso ce l'avevo - racconta l'ex operaio -. Per uno che ha sempre lavorato fin da ragazzino, come me, la condizione di esodato è stata davvero brutta. All'improvviso mi sono ritrovato a star lì senza niente da fare». Il torinese ha spedito domande e consegnato il proprio curriculum ovunque, ma nessuno nel privato si voleva prendere un sessantenne. «Era pesante, tutti i miei figli lavoravano e io no», prosegue. Finché un conoscente gli ha consigliato di fare domanda nella scuola. «Per fortuna dopo qualche tempo, nel 2013, sono arrivate le prime chiamate per fare il bidello supplente - racconta il neo impiegato -. Devo riconoscere che la scuola è l'unico posto dove nessuno si è mai fatto problemi per la mia età». Ma la salita era solo all'inizio: Pellegrino ha continuato a lavorare come precario fino a due giorni fa, quando gli è arrivata l'offerta di un contratto a tempo indeterminato. A tre mesi dalla soglia della pensione: meglio tardi che mai.

Il 66enne, però, è rimasto troppo scottato dall'esperienza della disoccupazione e spiega che, per non rischiare ancora, lavorerà per tutto l'anno scolastico. «Mi sono detto: prima passo di ruolo e poi andrò in pensione. Forse quest'anno avrei potuto provarci di nuovo, ma per le regole della scuola se uno inizia l'anno deve portarlo a termine - racconta -. Finirò a 67 anni e mezzo, ancora di più di quanto preveda la legge Fornero, ma preferisco così. Che siano loro a dirmi che devo stare a casa».

Pellegrino entrerà in servizio il primo giorno di settembre in una scuola dove è già stato, ma, spiega, «mi sono trovato bene ovunque». «È un ambiente buono, dove sono stato accolto bene. Basta avere voglia di lavorare».

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