Sono ancora molto gravi le condizioni del bimbo precipitato nella tromba delle scale mentre si trovava nell'istituto Pirelli di Milano. E ora spunta l'ipotesi che il piccolo di appena cinque anni abbia preso una sedia e ci sia salito per poi scavalcare la ringhiera e precipitare nel vuoto. Un volo tremendo, circa 11 metri, fino al pavimento del piano interrato.
Si pensa ad una sedia perché sembra impossibile che il piccolo, alto appena un metro e 15, possa aver scavalcato la balaustra delle scale alta un metro e 5 centimetri e assolutamente a norma. Un particolare confermato anche da molti genitori. Ecco perché gli inquirenti stanno valutando l'ipotesi che il bimbo si sia aiutato salendo su una sedia. L'inchiesta è affidata al pm di Milano Francesco Ciardi che ha avanzato prima di tutto l'ipotesi di omessa vigilanza mentre in un secondo tempo potrebbe scattare anche l'accusa di lesioni colpose.
Le responsabilità di quanto accade all'interno di una scuola sono chiare: il dirigente scolastico è responsabile della sicurezza e quindi della regolarità degli arredi e delle strutture. In questo caso tutto sembrerebbe a norma. Dai primi rilievi della polizia scientifica, infatti, non sono emerse violazioni alle norme di sicurezza da parte della scuola. Anche le sbarre verticali della ringhiera, (i cosiddetti tiranti) sono molto ravvicinate e dunque strette abbastanza da impedire che un bimbo anche molto piccolo possa passarci attraverso. Il bambino protagonista del drammatico incidente, dopo essere stato operato, è ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Niguarda ed è ancora intubato.
Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente per il quale comunque risulta inevitabile l'ipotesi di omessa vigilanza prima di tutto da parte della maestra e poi della bidella. La collaboratrice scolastica era presente ma non ha assistito alla caduta.
Dopo il sopralluogo nell'istituto effettuato ieri mattina dai carabinieri la ricostruzione dell'accaduto è ancora incompleta. Il bimbo era uscito dalla classe per andare in bagno con il permesso della maestra. In prima elementare i bimbi possono andare in bagno da soli perché la sorveglianza in corridoio è garantita dal bidello. In questo caso però la bidella sarebbe stata impegnata con altri due alunni pure loro in bagno.
Il piccolo quindi si sarebbe diretto da solo in classe e poi in quella manciata di secondi è accaduta la tragedia. Sarà la Procura a fare chiarezza ma già il mondo della scuola si è mosso denunciando la carenza di collaboratori scolastici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.