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Blitz di Fdi e Forza Italia sull'immigrazione: salta il "global compact"

Passa la mozione Lollobrigida, Lega e 5s non si esprimono. E su Fi scontro Carfagna-Centinaio

Blitz di Fdi e Forza Italia sull'immigrazione: salta il "global compact"

Scintille nel centrodestra, dopo le vittorie regionali, con Forza Italia che pressa Matteo Salvini, con il mantra «torna a casa», mentre l'altro riafferma la fedeltà al patto con il M5s.

E intanto, alla Camera, Fdi e Fi scavalcano a destra il Carroccio sui migranti, mandando in confusione la maggioranza. Passa la mozione del partito della Meloni, che impegna il governo «a non sottoscrivere il Global Compact, il documento dell'Onu con le regole su immigrati e rifugiati, con i voti favorevoli degli azzurri. Il governo giudica troppo morbida la mozione di Fi e su quella di Fdi si rimette all'aula. Qui la Lega si astiene e il M5S si divide, con 3 «ortodossi» che scelgono il no, insieme a Pd e Leu.

I due partiti di centrodestra vincono e la Meloni festeggia, mentre il governo appare incerto e contraddittorio. Da mesi, trainato da Salvini e con i pentastellati incerti, annunciava l'opposizione al patto mondiale, ma il premier Conte si era detto favorevole, rimettendosi al Parlamento e disertando a dicembre il vertice di Marrakech, dove l'accordo è stato firmato da 164 Paesi. Ora, in Aula, è un balletto. Francesco Lollobrigida spiega che la mozione di Fdi è stata ricalibrata per «andare incontro alla Lega» e Gianni Tonelli del Carroccio, assicura che è «sulla stessa linea» della Meloni e, pur non condividendo il blocco navale, nelle prossime votazioni per parti separate potrebbero arrivare voti leghisti su alcuni punti. Insomma, quella che non c'è è una linea di politica estera del governo.

Fuori dal Palazzo, l'ultima polemica tra azzurri e leghisti ha al centro la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna. In un'intervista a Repubblica descrive Salvini «isolato» nel suo stesso partito quando dice «mai più con il vecchio centrodestra», sottolinea che Fi deve avere una «visione alternativa alla Lega», che rimarcando la sua identità «riacquisterà centralità». Al vicepremier alleato raccomanda di chiudere l'«avventuroso esperimento coi 5Stelle». Il Capitano non la prende bene, le dà dell'«arrogante» e «supponente», precisa che lui si confronta con altri e su questioni solo locali. Per di più, il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, invita la Carfagna a pensare «ai tanti parlamentari di Fi che vogliono entrare nella Lega».

La provocazione non cade nel vuoto. Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario del gruppo di FI alla Camera, difende l'azzurra dall'attacco «inappropriato» di Salvini e scrive su Twitter : «Ops! Centinaio avrà visto gli ultimi sondaggi che danno Fi in crescita e parla di parlamentari che vogliono andare alla Lega... Il Capitano stia tranquillo, in Fi siamo uomini e non caporali».

Sestino Giacomoni a Salvini dedica la canzone dei Maneskin «Torna a casa», riarrangiata ad hoc. «Quindi Matteo torna a casa che la recessione qui si fa sentire; quindi Matteo torna a casa che l'economia va male...».

Tutto questo, mentre il centrodestra si prepara a correre insieme alle regionali in Basilicata, il 24 marzo. La missione è difficile nell'ex roccaforte Pd, dove i 5s sono andati bene alle politiche, ma Silvio Berlusconi vuole fare il massimo per appoggiare il candidato governatore indicato da Fi, l'ex generale della Guardia di Finanza, Vito Bardi.

E già pensa a un blitz elettorale a Matera e Potenza, forse questo fine settimana.

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