L'onorevole Giorgia Meloni, sul Giornale di giovedì, dà una rappresentazione del tutto distorta della Commissione Jo Cox, istituita dalla presidente Boldrini alla Camera sui «fenomeni di odio, intolleranza, xenofobia e razzismo». Chi voglia leggere la relazione finale - reperibile all'indirizzo www.camera.it/leg17/1313 - appurerà che affermazioni come «sarà lo Stato a stabilire cosa è vero e cosa è falso», oppure che «per contrastare la violenza e gli omicidi dei pericolosi xenofobi è giusto e necessario controllare l'informazione», non hanno nulla a che vedere con le proposte avanzate dalla Commissione, che sono lontanissime da ogni idea di «ministero della Verità».
Sarà utile inoltre ricordare che la Commissione Jo Cox ha mostrato una forte attenzione al pluralismo fin dalla sua modalità di composizione. Sono stati infatti chiamati a farne parte un deputato per ogni gruppo politico, esperti, rappresentanti di associazioni e di organismi internazionali. Tra di loro, per il gruppo Fratelli d'Italia, l'onorevole Giovanna Petrenga, che ha partecipato ai lavori della Commissione e che non risulta aver mai sollevato le obiezioni che oggi esprime l'onorevole Meloni. Né a voce durante le riunioni, né presentando emendamenti al testo della relazione finale nei venti giorni che i componenti della Commissione hanno avuto a disposizione.
Roberto Natale
portavoce della presidente della Camera Laura Boldrini
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