Bologna la città martire premia l'amica di Hamas

La cittadinanza onoraria a Francesca Albanese schiaffo alla memoria delle vittime del terrorismo

Bologna la città martire premia l'amica di Hamas
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Quando la senatrice a vita Liliana Segre nel 2023 ha ricevuto la Laurea ad honorem dall'Università di Bologna difficilmente avrebbe immaginato di ottenere un riconoscimento nella stessa città che ha dato la cittadinanza onoraria a una persona che, al solo pronunciare il suo nome, abbandona uno studio televisivo e la accusa di non essere lucida sull'utilizzo del termine genocidio a causa del suo dolore vissuto durante l'Olocausto. Eppure nella rossa Bologna accade anche questo e lunedì il Comune ha concesso la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu Francesca Albanese suscitando numerose polemiche sia da parte dell'opposizione di centrodestra sia da importanti esponenti del Pd cittadino e nazionale. Come emerge dal sito dell'Onu, la Albanese nel suo incarico dovrebbe "essere imparziale e inclusiva", il contrario di quello che si sta rivelando nei fatti.

Anche a sinistra i dubbi sulla sua figura erano emersi nei giorni scorsi dopo la cerimonia di consegna del primo tricolore da parte del sindaco di Reggio Emilia. Il primo cittadino del Pd era stato umiliato per il semplice fatto di aver citato di ostaggi israeliani con l'Albanese che lo aveva redarguito: "Io il sindaco non lo giudico, lo perdono, però mi deve promettere che questa cosa non la dice più". Poi il suo discorso delirante in cui ha affermato: "Non bisogna giustificare i terroristi, però bisogna capirli, chiedersi che cosa chiedono. E alla fine la storia si ricorderà di questo, che sono riusciti a portare la Palestina di nuovo al centro della discussione".

D'altro canto lo scorso giugno, intervenendo in una trasmissione televisiva, a precisa domanda se Hamas fosse un gruppo terroristico l'Albanese ha risposto: "No". Per questo, in una città che nella sua storia ha vissuto la tragedia del terrorismo negli anni Ottanta, con la strage alla stazione, concedere la cittadinanza onoraria a una persona che sostiene che i terroristi vadano capiti, non è solo inopportuno ma anche offensivo.

Così non sono mancate le reazioni del centrodestra a cominciare dal capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami secondo cui "il conferimento della cittadinanza onoraria dal Comune di Bologna a Francesca Albanese è una vergogna" mentre per l'europarlamentare bolognese di Fdi Stefano Cavedagna "il sindaco Lepore e la maggioranza di estrema sinistra hanno votato per conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, nota per posizioni estreme". Si esprime contro la decisione anche la coordinatrice regionale di Forza Italia Rosaria Tassinari che parla di "scelta azzardata e poco opportuna" mentre il capogruppo in Regione Pietro Vignali chiede "Lepore proponga la cittadinanza onoraria di Bologna alla Segre".

Anche a sinistra sono state varie le prese di distanza, a cominciare da Italia Viva che parla di un "grave errore". E si è spaccato il Pd con l'europarlamentare Elisabetta Gualmini che ha scritto: "Il fatto che la Albanese si sia alzata quando ha sentito il nome di Liliana Segre è di una gravità totale e tombale. Non è rimasto nemmeno il rispetto per una sopravvissuta alla Shoah deportata ad Auschwitz. Ma dove siamo Finiti? Nel frattempo la mia città - Bologna - sta votando la cittadinanza onoraria ad Albanese, il massimo riconoscimento che il Comune possa dare".

Un "caso Albanese" è scoppiato anche a Genova dove proprio per il 7 ottobre è stato organizzato un evento con la relatrice Onu in Comune, poi spostato in un altro luogo, in cui era attesa anche la partecipazione del sindaco Silvia Salis e che ha causato una nuova lite a sinistra. Per venerdì a Firenze è stata invece annunciata una manifestazione in contemporanea con il comizio dei leader del centrodestra: contro il governo, pro Pal e in solidarietà della Global Sumud Flotilla.

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