Politica

Bolsonaro "torna" in Veneto. Contestato dai centri sociali

Per le proteste annullata la visita a Sant'Antonio. Ricevuta la cittadinanza onoraria di Anguillara

Bolsonaro "torna" in Veneto. Contestato dai centri sociali

Continua a fare discutere la visita in Italia del presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. Dopo le giornate romane, con un'agenda più turistica che diplomatica (a parte Mattarella nessun incontro bilaterale) e bagni di folla raccontati da lui stesso sui suoi account social, ieri «il Mito», così lo chiamano i supporter, si è recato ad Anguillara Veneta, in provincia di Padova. Obiettivo: ricevere la cittadinanza onoraria della città da cui partirono i suoi nonni alla volta del Brasile, a fine Ottocento. Nella solitamente tranquilla cittadina di 4.214 abitanti, da un lato ad attenderlo c'era un sit-in di protesta, 200 persone in tutto secondo la polizia, radunatesi intorno alla chiesa locale. Dall'altro lato della stessa piazza, davanti al municipio, invece ad aspettarlo c'era una nutrita folla di supporter che lo hanno applaudito, sventolando bandiere verdeoro. La scelta del sindaco Alessandra Buoso di concedere la cittadinanza onoraria a Bolsonaro per inciso il sindaco ha promesso che pagherà di tasca sua le spese dell'evento di ieri - ha fatto il giro del mondo. E, naturalmente, sta facendo discutere in Brasile, dove sono usciti copiosi articoli sull'argomento. Già perché a gran parte dei media verdeoro, apertamente contrari al loro presidente, non sembra vero che qualcuno che è stato di recente messo in stato d'accusa da una commissione parlamentare d'inchiesta del Senato per «crimini contro l'umanità» per come ha gestito la pandemia (accuse ovviamente tutte da dimostrare in sede penale, se mai ci si arriverà) possa essere insignito di una cittadinanza onoraria. Anche in Italia, naturalmente, la notizia è circolata e l'altra mattina qualcuno ha pensato bene di imbrattare con vernice ed escrementi proprio la facciata del Comune di Anguillara con la scritta «Fora Bolsonaro». Il classico «Fuori Bolsonaro» che oramai in Brasile è un leitmotiv delle manifestazioni degli oppositori, invero sino a oggi non molto partecipate. «Spiace che quella che voleva essere una semplice festa per l'italianità, in ricordo dei numerosi cittadini di Anguillara che si erano rivolti al Brasile, si sia trasformata in un momento di conflitto, consueta palestra per i professionisti della politica», ha commentato il sindaco Buoso. Dribblando il sit-in di protesta, ieri il presidente è riuscito a raggiungere Villa Arca del Santo, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria. «Sono felice ed emozionato di essere qui. Penso si veda», ha detto un Bolsonaro visibilmente commosso. «Da qui sono partiti i miei nonni - ha ricordato - Mi fa piacere essere tra brava gente». E ancora: «Sono onorato di rappresentare la nostra famiglia in Brasile. Stiamo facendo un ottimo lavoro». L'allusione è alle radici padovane della famiglia Bolzonaro (poi la zeta è diventata una esse per una cattiva trascrizione sui documenti degli uffici dell'immigrazione brasiliana, oltre 120 anni fa).

Dopo Anguillara, Bolsonaro ieri sera aveva in programma di recarsi alla basilica di Sant'Antonio di Padova, di cui è un ardente devoto. Visita, però, cancellata a causa di 500 giovani dei gruppi antagonisti e dei centri sociali radunatisi sin dal primo pomeriggio che hanno creato disordini. Oggi invece Bolsonaro sarà a Pistoia, accompagnato da Salvini, in visita al sacrario eretto in onore dei soldati brasiliani caduti durante la Seconda guerra mondiale in Italia.

Bolsonaro ripartirà per Brasilia stasera e non parteciperà alla Cop26 in corso a Glasgow perché, a detta del suo vicepresidente Hamilton Mourao, «se ci andasse ci sarebbero solo persone pronte a tirargli pietre».

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