Bonino su immigrati e asilo ha posizioni antieuropee

La leader di +Europa vuole sanatoria e porte aperte I grandi partiti dell'Ue? Rimpatri e frontiere più solide

Bonino su immigrati e asilo ha posizioni antieuropee

«Voto Bonino» è l'ultima moda per chi vuole restare a sinistra senza impegnarsi troppo. La principale motivazione di chi si dichiara elettore di +Europa è sintetizzata nel nome della lista. Una scelta pro Bruxelles senza compromessi. Turboeuropeismo da contrapporre alle argomentazioni degli euroscettici di destra e di sinistra.

Peccato che spostando l'attenzione dal nome ai contenuti la scelta per +Europa si riveli meno europeista di quanto si possa pensare. A partire da un tema chiave per la sopravvivenza dell'Ue, nonché vero punto qualificante della proposta politica di Emma Bonino: l'immigrazione.

Su rifugiati, migranti economici, accoglienza e integrazione la lista guidata dalla leader radicale ha una posizione che non ha riscontro né nelle istituzioni, né nella linea dei partiti europei.

Per Bonino va rivista la legislazione italiana in tema di immigrazione «perché impedisce l'integrazione degli stranieri». Anche perché «con la chiusura dei confini degli altri paesi europei, l'Italia è passata dall'essere paese di transito a paese di arrivo». Tra gli strumenti per favorire l'integrazione, «forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari già presenti sul territorio, anche nel caso di richiedenti asilo cui è stata negata la protezione, qualora sia dimostrabile la disponibilità in Italia di un'attività lavorativa o di formazione o l'esistenza di legami familiari». In sintesi: l'Italia è troppo repressiva verso l'immigrazione, rassegnamoci al fatto che migranti resteranno qui, compresi quelli che non ne hanno diritto. Quindi facciamo una sanatoria per integrarli.

La posizione della Commissione - per quanto inefficace - è opposta. Aiutare i paesi di confine come Italia e Grecia a non diventare destinazione ultima dei migranti attraverso la ricollocazione. Cioè con il trasferimento dei richiedenti asilo negli altri paesi. Poi il superamento del trattato di Dublino. Nessun accenno a sanatorie. Al contrario, il governo europeo vuole velocizzare i rimpatri dei non aventi diritto.

La distanza tra +Europa e l'Europa diventa ancora più netta se si scorrono le posizioni dei partiti europei. Le proposte di Bonino non assomigliano a quelle dei popolari europei, né a quelle dei socialisti. Difficile accostarle anche alle dichiarazioni del gruppo liberale (approdo naturale di + Europa) o dei Verdi.

La posizione maggioritaria in Europa è quella del Ppe ed è, in sintesi, che si devono rafforzare i controlli alla frontiera e rendere più facili i rimpatri di chi non ha diritto di asilo. Un linguaggio del tutto simile si ritrova nelle dichiarazioni del gruppo Alde, i liberali e democratici. Sicuri che l'Europa debba «migliorare il meccanismo di rientro delle persone che non hanno diritto ad abitare in Europa». Nel programma del Partito socialista europeo si chiede di applicare in pieno il diritto d'asilo a livello europeo. Nessun accenno a sanatorie. Assente anche nel programma dei Verdi. Nessuno si pone il problema di integrare chi non ne ha diritto.

Delle due l'una: o l'Ue non è

sufficientemente europeista o +Europa ha interpretato male l'europeismo. Magari confondendolo con la posizione di George Soros, finanziere statunitense la cui posizione sull'immigrazione non è certo ispirata al bene dell'Ue.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica