Roma La rottamazione delle cartelle esattoriali sta riscuotendo un successo imprevisto. Ed è facile misurarlo. Nonostante il termine ultimo per la presentazione della domanda sia ancora lontano (il 15 maggio del 2018), ne stanno arrivando tante all'Agenzia delle Entrate. Più di quelle previste. In soli 35 giorni sono, infatti, arrivate oltre 48mila domande. Il motivo è presto detto. Come spiegano bene i tecnici, questa seconda «rottamazione» offre vantaggi notevoli. L'adesione immediata a questo tipo di sanatoria, infatti, offre al contribuente la possibilità di mettersi al riparto dalle forme più immediate e più «traumatiche» che l'agente riscossore mette in atto per il recupero dei crediti dello Stato. Questa formula di adesione infatti, una volta presentata, diventa una sorta di ombrello protettivo capace di bloccare financo le nuove azioni esecutive come pignoramenti e le iscrizioni di nuovi fermi amministrativi. Anche se, ovviamente, restano in piedi quelli già in corso d'opera al momento della presentazione della domanda di rottamazione. L'efficacia di questa domanda decade poi se è già stato emesso il provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto fiscale 148/2017 collegato alla Legge di stabilità, l'Agenzia delle entrate ha messo a disposizione questo cosiddetto «modello DA 2000/17» per le nuove adesioni. Com'è noto, la definizione agevolata consente di pagare l'importo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. La legge estende la definizione agevolata ai carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, oltre che ai carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 per i quali non è stata presentata precedente domanda di «rottamazione». Per aderire il contribuente deve presentare, entro il 15 maggio la propria richiesta di adesione attraverso il servizio «Fai Da Te» alternativamente: compilando, direttamente nell'area libera del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, il modello DA 2000/17, oppure, scaricando il modello dal portale agenziaentrateriscossione.gov.it, compilarlo e presentarlo agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. Coloro che hanno una casella di posta elettronica certificata (pec), possono inviare la domanda, insieme alla copia del documento di identità, all'indirizzo pec della direzione regionale di riferimento dell'Agenzia delle entrate-Riscossione.
Le regole base della rottamazione restano immutate: se c'è un debito tributario lo sconto riguarda sanzioni e interessi di mora, mentre se si tratta di una multa stradale lo sconto riguarda soltanto gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Questa rottamazione-bis prevede poi versamenti differenziati a seconda delle somme i gioco. Per i ruoli del 2017 il contribuente può scegliere di versare in massimo cinque rate (entro il febbraio 2019), mente per quelle più vecchie le rate sono al massimo tre.
Tenendo sempre in considerazione che la prima regola da osservare: chi salta anche un solo «appuntamento», o si attarda nel versamento, o la cifra pagata non è quella richiesta dalla rata è automaticamente furoi dalla rottamazione perdendo tutti i benefici, che questa formula di pagamento consente di ottenere.RRo
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