Amine Aassoul, il 29enne marocchino che la scorsa settimana ha sgozzato il giovane ternano David Reggi, è uno dei migliaia di richiedenti asilo che aspettano una risposta dallo stato. Nel caso dell'assassino la risposta, va detto, c'era già stata ed era stata pure negativa. Tuttavia, lo Stato non ha potuto rimpatriare il nordafricano, la cui fedina penale è lunga chilometri e spazia dal furto aggravato alle lesioni personali, dalla rissa alla resistenza a pubblico ufficiale. Il motivo? Era stato presentato un ricorso. Una trafila che tiene sospesi migliaia di clandestini che ogni giorno cercano di ottenere lo status di rifugiati per rimanere in Italia. Un numero che, come documenta l'Eurostat, continua a crescere in modo esponenziale.
Secondo i dati pubblicati dall'Eurostat, i richiedenti asilo in Italia nel 2014 sono più che raddoppiati. Una crescita del 143% rispetto al 2013. È il maggior incremento di tutti i Paesi dell'Eurozona dove la media è stata del 44%. L’Italia è, infatti, tra i primi tre Paesi con più richiedenti, dopo Germania e Svezia. Ma nel rapporto tra abitanti e richiedenti l’Italia è a 1,1, sotto la media del Vecchio Continente 1,2. Nel 2014 il numero di richiedenti asilo nell'Unione europea ha toccato la cifra record di circa 626mila, facendo registrare un aumento del 44% rispetto al 2013, pari a 191mila persone in più. La quota più alta, 202.700 (32%) si è registrata in Germania. Seguono Svezia 81.200 (13%); Italia 64.600 (10%), Francia, 62.800 (10%) e Ungheria (42.800, 7%).
In particolare, i richiedenti asilo in Italia nel 2014 sono più che raddoppiati: +143% rispetto all’anno precedente. Il principale incremento nell'Unione europea, seguito da quello dell’Ungheria 126%, e della Danimarca, 105%. In rapporto alla popolazione, il numero di richiedenti asilo più alto si registra in Svezia (8,4 richiedenti ogni mille abitanti) seguita da Ungheria (4,3); Austria (3,3); Malta (3,2); Danimarca (2,6) e Germania (2,5).
All’opposto, i tassi più bassi si sono osservati in Portogallo (0), Slovacchia (0,1) e Romania (0,1). La maggior parte dei richiedenti sono siriani (122.800), pari al 20% del totale, seguono gli afghani (41.300) pari al 7%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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