Boschi: "Se mio padre ha commesso reati pagherà, ma la vicenda non riguarda il Pd"

La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio interviene sulla polemica che ha investito suo padre, coinvolto nello scandalo della Banca Etruria: "Se mio padre ha commesso reati pagherà, ma è una vicenda personale, non riguarda il Pd"

Boschi: "Se mio padre ha commesso reati pagherà, ma la vicenda non riguarda il Pd"

Dopo una giornata di polemiche e sospetti, sul papà di nuovo indagato e sul procuratore di Arezzo che è stato accusato di non averlo detto alla Commissione parlamentare d'inchiesta sullo scandalo delle banche, Maria Elena Boschi esce allo scoperto e prende le distanze pubblicamente dal genitore. "La verità è semplice - scrive su Facebook -, se mio padre ha commesso reati ne risponderà come privato cittadino. Con tutti i doveri e tutte le garanzie previste dalla legge. Al momento non è neanche rinviato a giudizio. Ma comunque è una sua vicenda personale, certo non del Pd".

La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio torna sulla vicenda di Banca Etruria dopo che il procuratore di Arezzo ha scritto una lettera di chiarimenti al presidente della commissione parlamentare sulle banche, Pier Ferdinando Casini, precisando di non aver mai negato che Pierluigi Boschi sia iscritto nel registro degli indagati per la vendita delle obbligazioni subordinate alla clientela retail di Banca Etruria.

"La legge - prosegue Boschi - è uguale per tutti. Dal punto di vista politico il nostro comportamento è stato ineccepibile. Nessuno può negare questi due fatti: noi abbiamo commissariato e noi abbiamo lottato contro il sistema sbagliato delle vecchie banche popolari. Si utilizza la vicenda Banca Etruria per mettere in secondo piano le vere vicende, complicate, del sistema bancario italiano. Onestà intellettuale vorrebbe che si riconoscesse che questo atteggiamento è sbagliato e segue l’obiettivo della polemica politica, non della tutela dei risparmiatori. Chi ha sbagliato ad Arezzo ha pagato e pagherà".

La Boschi ne approfitta per togliersi un sassolino dalla scarpa: "Spero che accada anche altrove. Ma se vogliamo difendere i cittadini che hanno perso i risparmi da Ferrara a Vicenza, nelle Marche come in Toscana, dobbiamo verificare le vere responsabilità.

Noi siamo interessati agli atti, non alle strumentalizzazioni. Qualcuno usa questa vicenda da due anni per attaccare me e il Pd. Io penso che sarebbe più giusto fare chiarezza sugli errori fatti da tanti per non sbagliare più".

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