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C'è già la manovra-bis: il Milleproroghe

Oggi il decreto in Consiglio dei ministri. Bloccati i rincari dei pedaggi

C'è già la manovra-bis: il Milleproroghe

Da una parte una manovra vera, la legge di Bilancio, sta svolgendo un percorso abbastanza bislacco alla Camera. Ieri in commissione Bilancio sono stati esaminati alcuni degli oltre mille emendamenti presentati e che, come ha detto il presidente Claudio Borghi, sono destinati ad «andare al macero» perché lunedì il governo in aula porrà la fiducia sul testo approvato al Senato. Le opposizioni sono sempre all'attacco e ogni giorno ripetono che vi sono dai 7 agli 11 miliardi di microtasse. Il responsabile economico e deputato di Fi, Renato Brunetta ha invece denunciato che le «clausole di salvaguardia relative all'aumento dell'Iva e delle accise (20,1 miliardi nel 2021 e 27 miliardi nel 2022) non sono state bonificate ma soltanto rinviate di un anno: una pessima abitudine che ormai si ripete a ogni legge di Bilancio».

Dall'altra parte, oggi il Consiglio dei ministri esaminerà il decreto Milleproroghe che è una manovra-bis ma «finta» perché contiene norme che sono state espunte dall'articolato del ddl Bilancio. Tra i 37 articoli spiccano, soprattutto, la proroga nel 2020 dell'ecobonus fino a 3mila euro per chi rottama motorini Euro0-Euro3 per acquistare mezzi ibridi o elettrici. Confermato il rinvio al 2022 della fine del mercato tutelato dell'energia e lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali di inizio anno. Le class action, invece, potranno partire solo da ottobre 2020, con un ulteriore slittamento di 6 mesi, tra le proteste dei consumatori. Nelle bozze rimane anche il pacchetto per la Pa che va dalla proroga per la stabilizzazione dei precari a quella delle possibilità di assumere per il comparto di sicurezza e i vigili del fuoco. Tra le decine di norme anche le proroghe fino a marzo per la nomina dei vertici di Agcom e Garante per la Privacy. Gli albergatori delle aree colpite dal sisma del 2016 e 2017 avranno tempo fino a fine giugno 2022 per adeguarsi alle norme antincendio. Lo slittamento di sei mesi delle norme sulle intercettazioni dipenderà, invece, dal fragile (e quasi saltato) accordo di maggioranza sulle intercettazioni.

I tecnici dei ministeri sono al lavoro per inserire altre misure che finora non hanno trovato posto, come il «diritto a innovare», ossia la creazione di aree per la sperimentazione di droni o mezzi a guida autonoma. Ed è in preparazione anche una rivoluzione per lo Spid, il Pin unico e gratuito con cui accedere ai servizi online della pubblica amministrazione: sarà gestito solo dallo Stato attraverso PagoPa. Agli attuali provider (che oggi rilasciano l'identità digitale) resterà la sola distribuzione del Pin che sarà abbinato al rilascio della carta d'identità digitale.

Nella bozza del decreto rientrano anche i dettagli operativi per far partire le notifiche digitali di avvisi e multe.

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