Adesso è ufficiale: alle prossime elezioni amministrative il Pd di Vibo Valentia sarà in coalizione con i Sovranisti di Gianni Alemanno. La strana alleanza è stata deliberata ieri dalla Direzione provinciale del partito, che ha di fatto sposato in toto la linea di due big del Pd calabrese: l'ex deputato Bruno Censore e il consigliere regionale Michele Mirabello. I dem sosterranno la corsa a sindaco di Stefano Luciano, ex presidente del consiglio comunale che, alle ultime elezioni comunali del 2015, aveva contribuito alla vittoria del centrodestra e del primo cittadino Elio Costa, defenestrato lo scorso 28 gennaio in seguito alle dimissioni della quasi totalità dei consiglieri comunali.
Nella stessa coalizione in cui ha trovato posto il Pd vibonese ci sono anche i seguaci calabresi di Alemanno, rappresentanti dal già parlamentare Francesco Bevilacqua, che vanta un passato nell'Msi e in An, e dall'ex sindaco, oggi convertito al sovranismo, Nicola D'Agostino. L'aspetto più singolare è che, nel febbraio scorso, quello stesso Pd che oggi si è schierato al fianco delle forze sovraniste aveva espulso sei consiglieri comunali uscenti, accusati di aver votato per il candidato presidente di Forza Italia alle ultime elezioni provinciali, Salvatore Solano. Più che probabile dunque l'imbarazzo del neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, il quale, in aggiunta alle recenti polemiche scatenate dalla proposta di legge Zanda per l'aumento degli stipendi dei parlamentari, ora dovrà anche affrontare gli effetti politici di questa alleanza inedita e del tutto innaturale.
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