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"Una calamità": le dimissioni di Draghi spaventano la stampa internazionale

Il New York Times ha parlato di “colpo pungente” per l’Italia e l’Europa. Dalla Spagna l'attacco più duro: El Pais ha definito il parlamento italiano “un animale selvaggio e autodistruttivo”

"Una calamità": le dimissioni di Draghi spaventano la stampa internazionale

Secondo la stampa internazionale le dimissioni di Mario Draghi rappresentano una potenziale calamità per l’Italia, certo, ma anche per l’Europa. Le reazioni sono state variabili ma il minimo comun denominatore il solito: la crisi di governo italiana ha scatenato il panico nelle principali redazioni europee, e non solo.

Addio “Influenza e credibilità”

Sull’altra sponda dell’Oceano, ad esempio, il New York Times ha parlato di “colpo pungente” per l’Italia e l’Europa che potrebbe anticipare il ritorno della “politica turbolenta”. Anche perché, a detta del quotidiano statunitense, il governo di unità nazionale di Draghi aveva “restituito influenza e credibilità” a Roma.

Adesso, ha proseguito il NYT, per l’Italia si sta profilando una strada in discesa verso una “nuova stagione di caos politico”, per giunta in un “momento critico in cui l’Ue” sta cercando in tutti i modi di appellarsi ad una sorta di unità di fronte ai contraccolpi economici e alla guerra in Ucraina. Draghi aveva “aiutato a salvare l’euro” usando “la sua levatura per un breve periodo d’oro per l’Italia dopo aver assunto l’incarico di premier nel 2021”.

Terremoto europeo

A pochi passi dal nostro Paese, invece, troviamo probabilmente il giornale più critico dell'attuale situazione italiana. Si tratta dello spagnolo El Pais, che ha definito il parlamento italiano “un animale selvaggio e autodistruttivo” che ha consumato “la sua ultima operazione letale”.

Il quotidiano ha quindi sottolineato come il parlamento italiano abbia sostanzialmente liquidato la legislatura “obbligando il primo ministro Mario Draghi a dimettersi”. Le cause? Vengono individuati diversi fattori, anche se, si legge ancora sul Pais, “sono stati i partiti della destra, Forza Italia e Lega, quelli che hanno inferto il colpo di grazia all’esecutivo di cui erano parte”.

Il Financial Times ha descritto Draghi sull’orlo del baratro e scritto che gli alleati della coalizione hanno ritirato il loro appoggio al premier, mentre il francese Le Figaro ha parlato di “tre partiti del governo” di Mario Draghi che gli hanno rifiutato la fiducia, e Le Monde di “implosione”. Spostandoci in Germania, Frankuferter Allgemeine Zeitung ha acceso i riflettori su una “sconfitta cocente in un voto di fiducia al Senato” e parlato di un governo, quello attuale, sull’orlo del fallimento.

Timori e preoccupazioni

Sul sito Politico, qualche giorno fa il premier spagnolo Pedro Sanchez ha scritto un intervento intitolato “L’Europa ha bisogno di leader come Draghi”. Ed è questo, a quanto pare, il pensiero della maggior parte delle capitali europee. Le ricadute della crisi politica italiana su Roma, infatti, avranno ricadute sull’intera Unione europea.

C’è poi chi, come il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha scritto un tweet emblematico parlando di “tempesta perfetta”. “Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta. Ora è il tempo di voler bene all'Italia: ci aspettano mesi difficili ma siamo un grande Paese”, ha puntualizzato l’ex premier italiano.

Sul fronte politico americano, la Casa Bianca ha ricordato che “la leadership italiana sotto la guida del premier Mario Draghi è stata essenziale” in molteplici dossier, dal clima, al sostegno della Nato e dell'Ucraina, alla promozione degli “interessi comuni di Stati Uniti e Italia” nel Mediterraneo.

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