La vacanza «mobile», on the road, lontana dalle folle ma immersa nella natura. Potrebbe essere un'estate da viandanti quella che ci aspetta: viaggi a piedi, in camper, in barca a vela. Senza radici ma a pieno contatto con il paesaggio e, soprattutto, indipendenti, lontani da quegli assembramenti che sono ancora vietati per decreto nell'anno del Covid. Per ora sono solo primi segnali, ma dal mondo delle vacanze en plein air arrivano indizi di una possibile tendenza per l'estate alle porte, la più anomala di quelle che almeno due generazioni possono ricordare nella loro esperienza di vita. Molto dipenderà dalla disponibilità economica. Il termine internazionale più utilizzato è slow toursm, il turismo lento. Un esempio di questo approccio sono i Cammini tra le bellezze del Paese: che sia la via Francigena, la millenaria strada santa dei pellegrini che dalla Val d'Aosta discende fino a Roma, o le tante vie dedicate ai Santi o agli uomini pii che le percorsero, come il cammino di Francesco, il Cammino di Sant'Antonio, la via degli Abati, sembra che quest'estate la viandanza sia più che mai un'attrattiva: il gruppo Facebook Io cammino in Italia conta già oltre 12mila iscritti. Voglia di boschi, di montagne, di vento in faccia: tutto questo racchiude un cammino, e gli ostelli sulle principali vie di percorrenza lenta stanno già riaprendo le porte, con le dovute precauzioni.
Ma se l'interesse per i cammini non è ancora quantificabile in termini di numeri, le prime cifre dicono che certamente l'estate 2020 segnerà il boom dei camper. Il sito americano RVshare ha segnalato nei giorni scorsi un'impennata dei noleggi di camper e caravan superiore al 600 per cento. Molti sono alla prima esperienza sulla casa a quattro ruote, e il 93 per cento ha dichiarato di propendere per questa scelta per evitare i luoghi troppo affollati. Facile che le città siano evitate, a differenza dei luoghi più selvaggi: i parchi nazionali e i laghi sono le destinazioni più richieste. Il sito pitchup.com, specializzato in vacanze outdoor, segnala la forte richiesta dei campeggi. E il gruppo Indie Campers sta già indicando una tendenza per l'Italia: a maggio il numero delle prenotazioni ha superato di sei volte quelle del mese precedente. Si registra poi un ritorno alla vacanza italiana: «Se nel 2019 il 24 per cento dei viaggi era nella stessa nazione d'origine, al momento il 77 per cento delle prenotazioni è per vacanze alla scoperta del proprio Paese». Cambiano alcune regole del noleggio: il check-in sarà effettuato online. Il camper viene isolato per 12 ore in modo da consentire una sanificazione completa con detergenti specifici, a cui segue un controllo finale e un sigillo, una sorta di patentino di utilizzo.
Nel settore marittimo le regole contenute nelle linee guida non sono ancora chiarissime, lamentano invece alcuni noleggiatori di imbarcazioni. Vige sempre la distanza di sicurezza, ma l'eventuale presenza di uno skipper potrebbe comportare periodiche analisi sierologiche per attestare la non infezione da Covid. Le barche saranno affittate a persone che già si conoscono o a nuclei familiari, evitando gli imbarchi singoli, e le cabine saranno munite di gel disinfettante. La distanza dalle spiagge affollate è comunque garantita.
Dovrebbe andare forte il glamping, ovvero il camping glamour: palafitte, case sull'albero. Il turismo sarà comunque in prevalenza locale. E cosa c'è di meglio che esplorare l'Italia a piedi, soprattutto per chi non rientra nei budget glamping e preferisce un approccio più diretto e ruspante con i territori da esplorare. «Sabato riapriamo», raccontano dall'ostello medievale Sigerico di Gambassi Terme, sulla via Francigena, punto di sosta tra San Miniato e San Gimignano. «La capienza della struttura è stata dimezzata, perciò potremo ospitare un massimo di 20 persone al giorno e saranno suddivise in gruppi di due per ciascuna stanza». L'unica eccezione sono i nuclei familiari. Ai clienti «viene richiesta una grande responsabilità, calma e pazienza».
Prima di entrare si posa lo zaino e ci si sottopone al controllo della temperatura. Rimane la tradizionale cena del pellegrino, «mentre la colazione purtroppo non verrà più servita. Essendo un servizio a buffet, da quest'anno è severamente vietato».
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