Pier Francesco BorgiaIl caso Quarto si complica. Ignazio Baiano, marito del sindaco del comune campano Rosa Capuozzo, risulta indagato per falso e violazione delle norme edilizie nell'inchiesta sul presunto abuso edilizio (condotta parallelamente a quella della Dda su infiltrazioni camorristiche nel Comune). Secondo l'ipotesi accusatoria, Baiano avrebbe alterato la data su alcuni documenti per ottenere il condono edilizio su opere eseguite nell'abitazione di cui è proprietario. Il presunto abuso edilizio, secondo l'inchiesta della Dda, avrebbe rappresentato un elemento di ricatto esercitato nei confronti del sindaco dal consigliere Giovanni De Robbio per ottenere incarichi e nomine di persone da lui segnalate. Intanto il primo cittadino di Quarto ieri si è presentata per la quinta volta davanti al pm Henry John Woodcock titolare dell'inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche nei comuni campani. Il sindaco è stato ascoltato nuovamente, per 5 ore, perché le risposte fin qui date sono apparse all'esame degli inquirenti vaghe, soprattutto alla luce del contenuto delle intercettazioni telefoniche.Il caso Quarto intanto supera i confini nazionali approdando sui quotidiani francesi. Tra questi, particolarmente severo il giudizio sul Movimento 5 Stelle del quotidiano economico Les Echos. «Suona la campana a morto per il mito di un partito diverso da quelli tradizionali - scrive il quotidiano economico francese, parlando della vicenda Quarto - Se i principi sono conservati, l'innocenza dei Movimento 5 Stelle si perde».Per uno schiaffo una carezza. La consolazione per Grillo e Casaleggio arriva sempre da Quarto dove un assessore e il capogruppo dei consiglieri grillini ieri hanno rassegnato le dimissioni. «I motivi sono personali - spiega il capogruppo Alessandro Nicolais sul suo profilo Facebook - e riguardano tutto quanto accaduto in questi giorni. Sono stato eletto con i 5 Stelle, questo sindaco è stato eletto con i 5 Stelle, oggi sono evidentemente cambiate le condizioni e non mi è più possibile continuare. Ringrazio chi mi ha dato questa occasione. Io l'ho colta facendo la mia parte, ora tocca ad altri. Le buone idee restano. A Quarto il Movimento 5 Stelle c'è». Presa di posizione imitata a ruota dall'assessore all'urbanistica Tullio Ciarlone. Da giorni i «censori» interni al movimento fanno ondeggiare le critiche ai consiglieri di Quarto tra l'ingenuità e la poca trasparenza. Errori che altrove non si vogliono ripetere. E quel altrove è Roma. Piazza strategica almeno per Casaleggio. Tanto che i quattro candidati in pectore (vale a dire i consiglieri capitolini Virginia Raggi, Marcello De Vito, Enrico Stefano e Daniele Frongia) hanno subito ieri, nel corso di una riunione ristretta cui hanno partecipato anche alcuni parlamentari romani, una sonora bocciatura.
Dal momento che il Pd è pronto a presentare una «vecchia volpe» come Roberto Giachetti, il Movimento - questa l'idea emersa dalla riunione - deve rispondere con un candidato smaliziato al punto giusto, capace di stare sotto i riflettori e «senza peli sullo stomaco». Resta valida la corsa alle primarie via web, ma i candidati devono essere di peso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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