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Candidato Pd: "Un criminale di meno". Il centrodestra sta con l'orefice

Candidato Pd: "Un criminale di meno". Il centrodestra sta con l'orefice

Il giorno dopo, come sempre, è quello delle polemiche. Dei distinguo, delle prese di posizione. Ma stavolta se sono prevedibilmente «normali» le parole di Matteo Salvini - «Imputare il gioielliere che in provincia di Napoli ha sparato al rapinatore non sta né in cielo né in terra, lui stava facendo il suo lavoro. Totale solidarietà a lui, non esiste l'eccesso di legittima difesa, deve essere l'ultima possibilità ma se la mia vita o quella dei miei figli è a rischio devo difendermi», e sulla stessa linea Daniela Santanchè di fratelli d'Italia - decisamente sorprendente invece è la posizione di un candidato del Pd alla Camera. «Uno in meno. Complimenti al gioielliere e al poliziotto fuori servizio», ha postato su Facebook Emilio Di Marzio. Frase che ha scatenato la reazione, sempre via social, di Arturo Scotto, lui candidato in Campania di Leu (Liberi e uguali), i «dissidenti» renziani: «Quando vi dicevo che il Pd oramai parla come la destra, come in questi giorni per Macerata, non stavo esagerando, stavo sottovalutando», ha cinguettato, con amarezza, su Twitter.

Così mentre prosegue la caccia ai due complici del rapinatore rimasto ucciso e del compare arrestato da un ispettore di polizia fuori servizio, torna prepotentemente alla ribalta quello che ormai non è più un allarme- cioè la sicurezza-, ma un male endemico.

«È incivile uno Stato che non mette in condizioni il cittadino di sentirsi sicuro, che lo costringe a difendersi da solo nonostante paghi il 70% di tassazione». Così Luigi Di Maio, nella seconda tappa del suo tour elettorale in Campania, ad Avellino, riferendosi al caso di Frattamaggiore.

«Il problema della legittima difesa, della sicurezza non è solo un tema del Nord, ma - dice - interessa purtroppo tanti cittadini del Meridione».

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