"La retorica della casta e dello spreco è una retorica ottusa". Il consigliere Rai Carlo Freccero difende la scelta della trasmissione Che tempo che fa di pagare l’ex ministro dell’Economia greco Yanis Varoufakis. Mille euro al minuto. Per un totale di 24mila euro. Uno sperpero che dà bene l'idea dell'andazzo di viale Mazzini dove sono sempre pronti a stra pagare le ospitate. Ma per Freccero "bisognerebbe cancellare dal vocabolario" termini come "spreco" e "reintrodurre la parola 'investimenti'". Una posizione che lo vede in netta contrapposizione con il governo Renzi. Ma non è una novità. Anche sulla trovata di infilare il canone in bolletta è fortemente critico: "Chi decide di fare ricorso, lo vince di sicuro...".
"Attualmente la Rai non si sostiene col canone, ma con la pubblicità", tuona Freccero in una intervista a Repubblica. E spiega: "Ci sono programmi che con i loro introiti pagano tutti gli altri. Quello di Fazio è uno di questi, per questo i suoi costi non possono essere considerati uscite o sprechi, ma investimenti. Nel mondo reale si investe per guadagnare. È nel campo della finanza che si pensa solo a tagliare i costi". A viale Mazzini Freccero ha sempre professato un modello misto di profitto e cultura. per questo difende l'spitata pagata a peso d'oro di Varoufakis. "Non è un politico - dice - è una rockstar". Poi parte con gli insulti: "È molto più nello spirito del tempo di Brunetta o Gasparri". Secondo il consigliere della Rai, le produzioni esterne esistono "per aggirare il partito Rai e la censura". "La produzione Endemol per Fazio è stata un’idea geniale di Marco Bassetti - spiega - Fabio Fazio era in difficoltà perché considerato di sinistra e Bassetti ebbe l’idea: gli disse 'ti produco io, ti copro sul piano politico, e tu puoi fare il programma'". A differenza della Rai, la Bbc non ha pagato Varoufakis. "Perché ha un brand forte - aggiunge Freccero - la televisione è matematica. Se Rai avesse il brand della Bbc, sarebbe venuto gratis anche da noi".
Freccero è molto critico sull'introduzione del canone nella bolletta elettrica. E rivela: "Chi decide di fare ricorso - spiega ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24 - lo vince di sicuro...". Poi passa all'attacco: "Mettere il canone in bolletta per poi finanziare con i ricavi il fondo per abbassare le tasse è un modo di fare una legge falsa.
L'idea del canone in bolletta mi aveva colpito molto, ma poi quando sento che i soldi sono destinati per altre cose, significa fare il gioco delle tre carte, e allora mi incazzo veramente". Ed è proprio per questo che, in caso di ricorso, si vince facilmente. "Se il canone serve per tassare altre cose in modo indiretto - conclude - è gravissimo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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