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Caos migranti, governo in allerta. "65mila arrivi". In 414 su Sea Eye

La nave Ong finanziata dalle Chiese tedesche, rifiutata da Malta, diretta in Sicilia. E l'esecutivo teme un'estate bollente con numeri da record

Caos migranti, governo in allerta. "65mila arrivi". In 414 su Sea Eye

Quest'anno potrebbero sbarcare in Italia 65mila migranti. Le stime governative grazie ad analisi e informazioni i intelligence indicano, «in maniera ottimistica», che quasi la metà, 30mila potrebbero venire dalla Libia. Altri 20 mila dal Mediterraneo orientale, 15mila dalla Tunisia e 2mila dall'Algeria. E le Ong si stanno preparando a schierare la flotta. Sea Eye 4, la nave dei talebani dell'accoglienza tedeschi, è pronta a sbarcare in Italia 414 migranti, tutti recuperati al largo della Libia. La richiesta di un porto sicuro a Malta non ha ottenuto risposta. Da gennaio le navi delle Ong hanno portato in Italia quasi 3mila migranti, il 30% di quelli partiti dalla Libia. Nuove e vecchie ammiraglie si stanno preparando per schierarsi nel Mediterraneo centrale in un'estate caldissima per gli sbarchi. La Sea Eye 4 è arrivata nel Mediterraneo, dal cantiere tedesco di Rostock, grazie alle donazioni della Chiesa cattolica, in particolare delle diocesi di Monaco, Freising, Paderborn e Trier. A Monaco il cardinale Reinhard Marx, che finanzia da tempo le Ong tedesche del mare, è indicato come un possibile successore di Papa Francesco.

Sea Eye 4 ha imbarcato negli ultimi giorni 414 migranti di 6 eventi diversi, tutti nelle acque di ricerca e soccorso libiche. Adesso che è «piena» vuole sbarcarli in Italia e comincia a lanciare sui social i soliti video strappalacrime, che servono da esca ai media e alla politica. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, testimonial del cartello che finanzia Sea Eye 4, ha twittato: «Occorre adesso un porto sicuro. #Palermo con il suo porto e in tutte le sue articolazioni sociali è pronta ad accogliere».

Il leader della Lega, Matteo Salvini ha spiegato così la situazione: «Fatemi capire. Una nave tedesca raccoglie 400 clandestini in acque libiche e maltesi, Malta rifiuta di assegnare un porto e questi si dirigono verso l'Italia. Difendere i confini non è un reato, è un dovere!».

Nel frattempo Sea Eye 4 sta puntando dritta sulla Sicilia. Sommando quest'ultimo «carico» umano le Ong hanno portato dal 1° gennaio in Italia 2.941 migranti. Fino a ieri erano arrivati in totale 13.358 clandestini e la prima nazionalità è il Bangladesh. Dalla Libia, fino al 15 maggio, sono stati intercettati dalla Guardia costiera locale 8.377 persone e altre 8.634 hanno proseguito verso l'Italia. Il 30% è sbarcato da noi grazie alle navi delle Ong e stanno arrivando rinforzi.

Ieri Geo Barents, la nuova super ammiraglia di Medici senza frontiere con bandiera norvegese, stava navigando nel canale della Manica per raggiungere il Mediterraneo. Aita Mari, altra nave Ong, è al largo della Sardegna e dovrebbe puntare verso Sud. Ocean Viking, dei francesi di Sos Mediterranee, è in quarantena Covid a Siracusa, ma potrà salpare il 23 maggio. Open Arms di base a Pozzallo deve mettere a punto la certificazione spagnola prima di dirigersi verso la Libia. Sea Watch 3 è bloccata dalla Guardia costiera ad Augusta, come la sorella più grande, la numero 4 a Trapani, ma gli avvocati stanno dando battaglia legale.

I migranti arrivano anche da soli. Solo nei primi 17 giorni di maggio sono sbarcati in 4.290, punta massima di arrivi da gennaio. Le previsioni sugli arrivi (almeno 65mila), grazie ad analisi e informazioni di intelligence, non promettono nulla di buono.

Ieri al largo della Tunisia un'imbarcazione è affondata e 57 migranti sono annegati, ma 33 portati in salvo. Altre 88 persone sarebbero alla deriva nelle acque di soccorso maltesi secondo Alarm phone, il centralino dei migranti.

Le Ong del mare si sono organizzate da mesi acquistando la nuova nave Sea Eye 4 grazie al cartello dell'accoglienza United4Rescue composto da 774 realtà soprattutto chiese protestanti e cattoliche, ma pure Amnesty international, le Acli in Italia e singoli donatori. Per la nave lunga 53 metri e con 26 uomini di equipaggio sono stati raccolti oltre 700mila euro. E altri 550mila per finanziare «la sostenibilità a lungo termine» del progetto.

I tedeschi di Sea Watch lavorano in sinergia con Sea Eye.

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