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Per il capogruppo è derby tra Giacomoni e Barelli

Oggi si certifica il dopo-Occhiuto. Il gruppo parlamentare azzurro della Camera sceglierà il successore del neo governatore calabrese

Per il capogruppo è derby tra Giacomoni e Barelli

Oggi si certifica il dopo-Occhiuto. Il gruppo parlamentare azzurro della Camera sceglierà il successore del neo governatore calabrese. L'assemblea dei deputati di Forza Italia è prevista per mezzogiorno. Il voto coincide con il ritorno di Berlusconi a Roma ed è probabile che sarà proprio il leader azzurro a trovare la sintesi per l'individuazione del candidato ideale a rappresentare i deputati di Forza Italia. Un terzo di loro, intanto, ha avanzato la richiesta - come prevista dallo statuto - di scegliere il successore di Occhiuto attraverso una votazione a scrutinio segreto. Uscendo, così, dalla prassi consolidata di un voto per acclamazione (lo stesso tipo votazione che aveva investito Occhiuto quando Mariastella Gelmini lasciò l'incarico per assumere la responsabilità del ministero degli Affari regionali e le autonomie nel governo Draghi). Per i 77 deputati azzurri la scelta del capogruppo non è una questione puramente formale. Al contrario. Rappresenta infatti una sorta di verifica dei poteri e soprattutto della linea. E questo proprio nel momento forse più delicato della coalizione di centrodestra, reduce da un turno di amministrative non soddisfacente. Secondo le indiscrezioni raccolte alla vigilia del voto sarebbero in due a contendersi il ruolo di capogruppo: Paolo Barelli e Sestino Giacomoni. Esponenti il primo della cosiddetta area conservatrice e il secondo di quella moderata. La priorità di Berlusconi, spiegano i suoi più stretti collaboratori, è quella di salvaguardare l'unità del partito ricompattando il gruppo alla Camera. Paolo Barelli, 67 anni, è membro della Commissione attività produttive, e dirigente sportivo (attualmente ricopre l'incarico di presidente della Federazione italiana nuoto).

Sestino Giacomoni, 54 anni, è vicepresidente della Commissione finanze e presidente della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

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