«Carabinieri super eroi» Bimbo commuove il web

I militari salvano la madre dai maltrattamenti E il governo vara il «codice rosso» anti violenze

Cristina Bassi

Milano Arriva una corsia preferenziale per le denunce delle donne maltrattate e le indagini sui casi di violenza di genere si fanno più rapide. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato «Codice Rosso», il ddl che porta le firme dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Le denunce per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza saranno portate direttamente al pm che dovrà sentire la vittima entro tre giorni. Durante la riunione del governo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri hanno indossato un nastrino rosso, simbolo di vicinanza alle donne vittime di violenza.

Il disegno di legge nasce dall'iniziativa dell'associazione «Doppia difesa» che Giulia Bongiorno ha fondato con Michelle Huzinker. «Per anni - ha spiegato Bongiorno - abbiamo detto: Denunciate, non restate nel silenzio. Ma una volta presentata la querela, dato che la giustizia è paralizzata, rimaneva sepolta e non veniva presa in considerazione. Da qui le cosiddette morti in attesa di giudizio. L'idea, sposata dal ministro Bonafede, è diventata disegno di legge. Ci saranno tre giorni per una valutazione del pericolo nel quale si trova la donna. Ci sarà una interlocuzione immediata se la donna è picchiata o inseguita dal marito. È una iniziativa senza colore politico». Il ministro della Pa, avvocato esperto, continua: «Sappiamo che una sottovalutazione delle denunce fatte dalle donne esiste, sappiamo che spesso si diceva torna a casa a fare pace. Il grande problema è anche quello della quantità dei fascicoli sulle scrivanie dei magistrati: quando una donna presenta denuncia, questa finisce sotto una montagna di carte, non c'è la scelta del pm di non voler procedere». Un meccanismo che le nuove regole promettono di cambiare.

Il Codice Rosso, aggiunge Conte, permette che tali casi siano «affidati a personale altamente qualificato. È un intervento che si inserisce in un programma di molto più articolato. Sono stati già recuperati dal precedente stanziamento 33 milioni per il 2019 per un fondo di emergenza». La proposta prevede tempi veloci non solo per quanto riguarda l'ascolto in Procura delle persone che denunciano. «Anche le fasi successive avranno tempi immediati - sottolinea Bonafede -. La polizia dovrà procedere senza ritardo e allo stesso modo senza ritardo dovrà dare riscontri al magistrato. La semplicità di questa legge è anche la sua forza». È una donna maltrattata anche la madre del bambino che a Milano ha scritto un biglietto per ringraziare i carabinieri di aver arrestato il padre violento: «Carabinieri salvate tutto il mondo - dice il messaggio del figlio più grande della coppia -, a volte sparando e parlando. Siete dei super eroi fantastici. Ciao!».

L'uomo, un pregiudicato marocchino di 31 anni con regolare permesso di soggiorno, maltrattava la moglie italiana 26enne davanti ai figlia dal 2012. La vittima ha raccontato di essere stata picchiata e segregata in casa con i bambini di un anno e mezzo e 8 anni. I militari l'hanno trovata sotto choc e con contusioni alle gambe.

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