Carfagna va da Berlusconi: "Un incontro costruttivo". Forza Italia, prove di disgelo

Il leader riceve la deputata che aveva criticato il partito e sembrava quasi fuori. In Campania azzurri al 16%

Carfagna va da Berlusconi: "Un incontro costruttivo". Forza Italia, prove di disgelo

Quello a Palazzo Grazioli è stato per Mara Carfagna il primo appuntamento della giornata. Con Silvio Berlusconi la vicepresidente della Camera ha cercato di ricucire un rapporto che sembrava seriamente compromesso, dopo l'ultima visita ad Arcore, le sue critiche e gli ammiccamenti verso Italia viva, le voci insistenti che la davano in avvicinamento verso il partito di Matteo Renzi, con un gruppo di scontenti.

La Carfagna è andata a Canossa perché vuole dire la sua sulle regionali di primavera nella sua Campania. Soprattutto, voleva contrastare la candidatura a governatore di Stefano Caldoro, già in quel ruolo dal 2010 al 2015. E invece suggerire nomi a lei più vicini, come Paolo Russo o Cosimo Sicilia, sostengono fonti campane.

Solo che il leader di Forza Italia, che ad Arcore aveva inutilmente offerto a Mara di correre per tutto il centrodestra per la presidenza della regione, ha detto che no, ormai non si può tornare indietro, dopo aver lanciato Caldoro sia mercoledì scorso all'incontro con i gruppi parlamentari al Senato che il giorno dopo nella conferenza stampa alla Camera.

Insomma, non è andata come la Carfagna avrebbe voluto, anche se la sera la nota del leader di Forza Italia parla di «un incontro di lavoro che si è svolto, come sempre, all'insegna della cordialità e della costruttiva collaborazione».

Eppure, sembrano per ora accantonati i progetti bellicosi di lasciare Forza Italia e formare gruppi autonomi, aprendo un dialogo con Matteo Renzi e magari sostenendo il governo. Dei tanti pronti a criticare la linea del Cavaliere definita troppo «sovranista» alla fine in ben pochi sarebbero pronti a rompere.

Ecco che Mara si concentra sul piano locale, regionale, per non perdere la sua influenza e il suo seguito in Campania. Solo che avere Caldoro nel ruolo chiave non le piace affatto. E sarà lui a vincere, a quanto pare. I sondaggi danno il centrodestra in vantaggio di 10 punti sul centrosinistra che appoggia il governatore uscente, Vincenzo De Luca.

Ma il problema, e di questo hanno discusso Berlusconi e la Carfagna, è assicurare un buon risultato di Forza Italia, rispetto alla Lega che in Campania non è fortissima e a Fratelli d'Italia, che invece è ben radicato. Al momento le rilevazioni danno gli azzurri al 16%, traino della coalizione, mentre il Carroccio e la formazione della Meloni si fermano rispettivamente al 13 e al 10 per cento.

La campagna elettorale degli azzurri dovrà comunque essere molto

convincente, sfruttando al massimo il fatto di aver indicato il candidato governatore. E l'apporto della Carfagna può essere determinante, anche Berlusconi lo sa. Sarà questa l'occasione per testare la fedeltà di Mara alla bandiera.

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